di Fabio Lugano
Come riportato dal quotidiano britannico Financial Times la Banca d’Inghilterra, (BoE) finanzierà anche se su base temporanea, in modo diretto il deficit di bilancio del governo britanni. Praticamente monetizzerà la spesa pubblica senza finti passaggi sul mercato, limiti imposti, “Condizionalità” etc. Tutto questo inoltre permetterà al ministero del tesoro di evitare completamente il mercato dei titoli, ma si finanzierà direttamente attraverso apertura di credito presso la Banca Centrale, denominato “Means and Ways facility”, che normalmente è pari solo a 400 milioni. Invece questo credito viene portato a 20 miliardi di sterline, sufficiente a far fronte alle pronte necessità finanziarie del tesoro.
In questo modo la BoE viene a rendere meno pressanti le necessità finanziare del governo della Corona. Fonti interne affermano che si tratta di un’operazione temporanea e di breve periodo, ma sottolinea la capacità della banca centrale di cooperare con il Tesoro per far fronte alle emergenze. In quest’ottica si comprende l’insensatezza di tante rigide normative europee che hanno, di principio, vietato questo tipo operazione obbligando lo Stato ad affidarsi ai mercati anche questi sono illiquidi o non perfettamente razionali. Un’operazione simile fù poi compiuta nel 2008 durante la grande crisi finanziaria. I funzionari della banca hanno sottolineato che non si tratta di un timore sulla capacità dello stato di far fronte ai propri impegni, ma semplicemente una situazione in cui si facilita la possibilità di finanziarsi del governo.
Peccato che, a causa di Maastricht e dell’Euro, non si possa fare lo stesso anche in Italia. Un altro grazie a chi ha firmato quell’accordo…
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