Riportiamo questo “catastrofico” articolo di pochi anni fa , tratto dal sito www.cogitoergo.it.
Come su tutti gli articoli che si possono leggere ed interpretare…. il contenuto puo’ essere tutto vero o tutto sbagliato… ma, sul contenuto di questo articolo, basta “un poco” di vero per preoccuparsi seriamente… Ricordo alle Medie Superiori , un professore di Italiano pronunciare questa frase: “il modo migliore per controllare gli individui e’ quello di sradicare in loro ogni virtu’ morale” …..
Link originale: http://www.cogitoergo.it/come-distruggere-la-societa-in-pochi-semplici-passi/
Da decenni l’occidente si trova a subire un attacco multimediale, concertato e simultaneo, la cui ferocia e intensità sono talmente violente da potersi definirediaboliche. Mi riferisco dell’attentato contro le fondamenta cristiane della decenza, moralità, integrità, moderazione; tutte le ancore morali che per secoli hanno tenuto insieme la nostra civiltà.
Qui in Nord Europa, con alcune rare eccezioni, l’ultimo baluardo di ciò che è vero, virtuoso e giusto si trova paradossalmente solo tra i fedeli dell’ Islam Moderato la cui cultura sta però subendo anch’essa l’attacco velenoso degli agenti del ‘cambiamento’, che si dilettano a demonizzare la fondamenta culturali delle famiglie musulmane, il loro sistema educativo, e gradualmente stanno abbattendo i valori delle giovani generazioni mediante – ovviamente – l’industria del divertimento malato e contorto propagato dai mass media.
Nel mio recente articolo: Chi domina il mondo? ho ipotizzato che la fonte di tali piaghe che stanno svilendo e de-costruendo il nostro stile di vita, erodendo sempre più in profondità ciò che era buono e giusto nelle terre che ospitarono la cosiddetta `cristianità,` sia letteralmente l’opera di Satana / Lucifero, il quale con l’aiuto delle sue legioni di Angeli Caduti e discendenti di sangue noti come Illuminati, è uscito allo scoperto per rivendicare il proprio dominio sul mondo, come affermò di voler fare all’inizio dei tempi.
Avendo descritto nel dettaglio la mia ipotesi in quel lungo articolo strutturato in tre parti, non credo sia necessario riproporre in questa sede gli stessi concetti. E’ sufficiente indirizzare il lettore
all’articolo in questione, così che possa giudicare personalmente se vi sia una qualche credibilità nelle mie affermazioni.
Gli elementi di degrado sociale e morale a cui stiamo assistendo di questi tempi; la cultura sempre più pornografica, l’impennata dei casi di divorzio; il numero crescente di madri non sposate e bambini nati fuori dal matrimonio; l’omosessualità e il lesbismo, la perversione sessuale e l’allarmante numero di aborti, non sono fenomeni nuovi. Si tratta di una orditura geniale e diabolica che da millenni cerca di trovare uno sbocco nella cultura di massa (vedi Sodoma e Gomorra e le culture crudeli e degradate diffuse nel paese di Canaan non solo ai tempi del Vecchio Testamento) allo scopo di annientare ciò che è il cuore e fondamento di qualsiasi società giusta e dignitosa: la famiglia!
State per conoscere chi e cosa si celi dietro questa feroce e incrollabile missione votata a sopprimere la famiglia, dividere uomini e donne, pervertire lo spirito donatoci dal Creatore e trascinare in un incubo luciferino quel poco che resterà dell’umanità dopo che l’agenda di spopolamento sarà conclusa. Un incubo in cui una parte minuscola e immensamente ricca e potente di individui si affermerà come dominatrice assoluta in nome e per conto del suo padrone: Lucifero.
Distruggere la Famiglia.
Nel 1956 J. Edgar Hoover, direttore dell’FBI e massone di 33° grado (e consapevole delle devianti macchinazioni luciferiane),
scrisse:
“L’individuo comune è penalizzato dal trovarsi di fronte ad una cospirazione talmente mostruosa da sembrare impossibile. La mente degli americani semplicemente non riesce a realizzare l’entità del male che è stato introdotto tra di noi. E respinge anche l’ipotesi che degli esseri umani possano sposare una filosofia che in definitiva distruggerà tutto ciò che è buono e decente.”
The Elks Magazine (agosto 1956)
Hoover sapeva bene di cosa stesse parlando, e le sue parole oggi suonano ancora più vere di allora, dal momento che – a dispetto dell’evidenza – ben poche persone di questi tempi sono disposte a comprendere, o anche solo a prendere in considerazione l’azione di queste forze maligne schierate contro la famiglia, l’istituzione del matrimonio e la natura stessa del nostro essere. Eppure per capire cosa stia succedendo sarebbe sufficiente ricordare le parole agghiaccianti pronunciate dal demagogo comunista Lenin: “distruggere la famiglia equivale a distruggere la società.”
Lenin aveva progettato un piano subdolo per concretizzare tale ideologia, e non era il solo! Ma di questo tema ci occuperemo tra un attimo. In primo luogo è necessario individuare i parallelismi tra l’attuale stato delle cose e l’originario complotto comunista-marxista portato avanti per sopprimere la famiglia, così come illustrato nel numero datato luglio 1926 della rivista Atlantic Monthly:
“I bolscevichi odiavano l’istituzione della famiglia come ogni altra istituzione borghese, perciò quando conquistarono il potere nel 1917 misero subito in atto una serie di provvedimenti finalizzati alla sua distruzione. ‘Per ripulire la polvere della famiglia accumulatasi nei secoli era necessario dare una decisa scossa, ed è proprio ciò che abbiamo fatto’ ha affermato la signora Smidovich, attivista comunista impegnata in prima linea in questa ‘battaglia.’ Così uno dei primi decreti emessi dal governo sovietico fu quello di abolire lo status di ‘figli illegittimi.’ Ciò fu ottenuto semplicemente equiparando lo status giuridico dei bambini nati all’interno del matrimonio a quello dei bambini nati fuori dal matrimonio. Dopodiché il governo sovietico si vantò del fatto che la Russia fosse l’unico paese nel quale non esistessero figli illegittimi. Il padre di ogni bambino nato fuori dal matrimonio era solo obbligato a contribuire al suo sostegno, di solito versando alla madre un terzo del proprio stipendio… Allo stesso tempo fu approvata una legge sul divorzio breve con cui fu stabilito che bastasse l’istanza di un solo coniuge per ottenere nel giro di pochi minuti lo scioglimento dei matrimoni. Tutto ciò non mancò di condurre ad una situazione di caos sociale. Gli uomini infatti iniziarono a cambiare le mogli con lo stesso entusiasmo e superficialità con cui cambiavano marca di vodka. ‘Alcuni uomini hanno venti mogli, vivono una settimana con una, un mese con l’altra’, ebbe modo di affermare con indignazione una delegata nel corso delle sessioni del Tzik. ‘Fanno figli con tutte loro, e molti di essi finiscono in strada per assenza di sostegno!’ I villaggi di contadini furono le comunità che più soffrirono di questa rivoluzione nei rapporti sessuali. Nelle campagne esplose un’epidemia di matrimoni e divorzi lampo. Il matrimonio divenne un gioco in cui non era insolito per un ragazzo di vent’anni aver già avuto tre o quattro mogli, o per una ragazza della stessa età avere avuto tre o quattro aborti. I contadini si lamentarono amaramente: “Gli aborti stanno coprendo i nostri villaggi di vergogna. In passato neanche si conosceva l’esistenza di tale possibilità.” Molte donne scambiarono il concepimento di figli per un’occupazione redditizia. Seducevano i contadini e accumulavano piccole fortune economiche rivendicando da ognuno di essi il sostegno legalmente riconosciuto per i figli nati dal rapporto. In alcuni casi i contadini si trovavano obbligati a vendere ogni proprietà per far fronte a questi debiti. La giurisprudenza creò ancora più confusione legittimando le madri a richiedere il supporto economico anche per figli nati numerosi anni prima. Le donne avevano inoltre il diritto di richiedere il sostegno per i loro bambini anche se durante il periodo del concepimento avevano avuto relazioni con diversi uomini. Esse stesse oppure il tribunale avevano facoltà di scegliere chi tra i diversi partner avrebbe avuto l’onere di prestare il sostegno per i loro figli. Il commissario Kursky si dichiarò particolarmente fiero di tale punto perché differiva radicalmente dalle ‘abitudini borghesi d’Europa e d’America.’ Lenin semplicemente aveva intenzione di fare propri gli ideali sociali espressi da Socrate, Engels e Marx, cioè la nascita di una nuova società in cui l’unico vero padre dei nuovi nati fosse considerato lo Stato.”
The Atlantic Monthly, Luglio 1926. Lo Sforzo Sovietico Finalizzato all’Abolizione del Matrimonio -Vol. 138, No. 1; pag. 108-114. E’ possibile leggere l’intero documento (lingua inglese) a questo indirizzo.
Di seguito vado a elencare i punti individuati dal documento concernenti l’agenda finalizzata a distruggere la famiglia:
– Sradicare dalla cultura popolare il concetto di sacralità del matrimonio, etichettandolo come obsoleto e blasé.
– Ispirare odio verso l’unità familiare, la virilità e la paternità.
– Istituire il divorzio breve e senza motivazioni, e incoraggiare i divorzi seriali.
– Istigare alla promiscuità, la fornicazione e l’adulterio.
– Normalizzare la pratica di concepire figli fuori dal matrimonio.
– Persuadere la società che un bambino nel grembo materno non sia un essere umano.
– Incoraggiare le donne ad avere aborti senza riguardo per Dio o la coscienza.
– Incoraggiare le persone a confondere il sesso con l’amore.
– Creare un habitat sociale che gratifichi le ragazze madri.
– Indurre i maschi a disprezzare e abusare delle femmine.
– Indurre le donne a commettere frodi connesse al concepimento dei figli.
– Incitare all’omosessualità e al lesbismo.
– Indurre gli uomini ad abbandonare il tetto coniugale.
– Provocare una feroce e implacabile guerra tra generi sessuali.
C’è qualcuno che leggendo questo elenco non abbia individuato diversi punti di contatto con la società attuale?
Ciò che accadde in Unione Sovietica nel 1926 non fu affatto casuale, ed oggi è importante rivangare quella storia per poter inquadrare da un punto di vista politico l’attuale carneficina sociale e morale che sta avendo luogo in Occidente. L’elevato tasso di divorzi, l’enorme numero di madri non sposate, la rabbia contro la paternità, la guerra di genere, l’evidente boicottaggio culturale nei confronti della famiglia e del matrimoniosono situazioni pianificate, orchestrate e finanziate dalla stessa forza che allestì e finanziò quel regime marcio.
Ora che sapete, non potrete più ignorare il fatto certo e documentato che alcuni poteri, oggi come allora, siano fermamente determinati a de-costruire e sterminare la famiglia.
Femminismo: Donne VS. Uomini.
“La famiglia dev’essere distrutta, e la popolazione deve trovare dei sistemi di convivenza migliori. (…) Qualunque sia il suo scopo finale, la soppressione della famiglia è un processo oggettivamente rivoluzionario. (…) La cultura familistica ha sostenuto l’oppressione separando le persone in unità incapaci di aggregarsi per perseguire interessi comuni.”
La Funzione della Famiglia – Linda Gordon – Women: Journal of Liberation – Autunno 1969.
“Entro il 2000 – mi auguro – i nostri figli cresceranno coltivando la fede nel potenziale umano, non in Dio”
Gloria Steinem, direttrice della rivista ‘MS’.
“Le disuguaglianze tra uomini e donne non potranno essere distrutte fino a quando non sarà distrutta l’istituzione del matrimonio.”
Robin Morgan, Sorellanza è Potere – 1970, pag. 537
“La cosa più misericordiosa che una famiglia possa fare per i suoi membri infantili è di ucciderli.”
Margaret Sanger (fondatrice di Planned Parenthood) – Le Donne e la Nuova Rabbia – p. 67
“Il matrimonio esiste solo per il bene dei maschi; è un sistema di controllo esercitato sulle donne e legittimato giuridicamente … Dobbiamo lavorare per distruggerlo. La fine dell’istituzione del matrimonio è un passo indispensabile per la liberazione delle donne… Per noi è importante incoraggiare le donne a lasciare i loro mariti e a non vivere con gli uomini.”
La Dichiarazione del Femminismo – Novembre 1971
“Solo quando la virilità sarà morta – e perirà quando la femminilità cesserà di sostenerla – solo allora sapremo cosa vuol dire essere libere.”
Andrea Dworkin – The Root Cause – Settembre 1975 – MIT, Cambridge – cap. 9, 1976.
“Al fine di educare i bambini alla parità dobbiamo portarli lontani dalle loro famiglie, all’interno di comunità specifiche.”
Prof. Dr. Mary Jo Bane, femminista, assistente all’educazione presso il Wellesley College e direttrice associata del Centro della Scuola per la Ricerca sulla Donna.
“Sarebbe infinitamente più indicato che a prendersi cura dei bambini fossero dei professionisti di entrambe i sessi che abbiano abbracciato questa attività per vocazione … Una simile soluzione pregiudicherebbe ulteriormente la struttura della famiglia, contribuendo alla libertà delle donne.”
Kate Millet, Politica Sessuale – 178-179
“Chi se ne frega di come gli uomini si sentono o di cosa fare se soffrono? Hanno avuto più di 2000 anni per dominare. Ora è il nostro turno.”
Lettere al Direttore: Il Turno di Dominare delle Donne – Firmato: Donne Liberate – Herald-Sun, Melbourne, Australia, 9 feb 1996
“La vita in questa società per le donne è stata, nella migliore delle ipotesi, una noia assoluta, e nessun aspetto della società è mai stato rilevante per le donne. Il senso civico femminile deve rivolgersi al rovesciamento dell’attuale governo, all’eliminazione dell’attuale sistema monetario con l’istituzione della completa automazione, e alla distruzione del sesso maschile.”
Valerie Solana, Manifesto SCUM (Society for Cutting Up Men)
“In che modo può essere distrutto il nucleo familiare? … Rottamando l’intera ideologia della famiglia, in modo che le donne possano iniziare ad aggregarsi tra loro in comunità di lavoro e possano combattere insieme. Solo così le donne si sentiranno libere di lasciare i loro mariti e diventare indipendenti, sia nel lavoro che nella società.”
Roxanne Dunbar, Female Liberation
“Sento che ‘l’odio verso il maschio’ sia un atto politico onorevole e vitale, in quanto qualsiasi categoria di oppressi ha il diritto di covare odio nei confronti della categoria da cui è oppressa.”
Robin Morgan, direttrice della rivista MS
“E’ importante incoraggiare le donne a lasciare i loro mariti e a smettere di vivere individualmente con gli uomini … L’intera storia umana deve essere riscritta in termini di oppressione subita dalle donne da parte dei maschi. Dobbiamo tornare alle antiche religioni femminili, come la stregoneria.”
La Dichiarazione del Femminismo, Novembre 1971
“Dio sta per cambiare. Noi donne … rivoluzioneremo il mondo al punto che per Egli non ci sarà più posto.”
Naomi Goldenberg, Il Cambiamento degli Dei: il Femminismo e la Fine delle Religioni Tradizionali
Mi auguro che il lettore abbia percepito la pura malignità delle dichiarazioni di cui sopra. Che abbia intuito che il gruppo di pensiero comunista conosciuto come ‘movimento femminista’ abbia ben poco a che fare con i diritti delle donne, e molto con l’evirazione del maschio, la disgregazione della famiglia,
l’agenda di spopolamento e l’attuazione del satanico
Nuovo Ordine Mondiale. Tale attacco contro la famiglia e contro Dio
non è un gioco!
Queste gente è seriamente intenzionata ad abolire l’unità familiare e tutti gli Stati nazionali. Sono implacabili e non si fermeranno davanti a nulla pur di cancellare dalle nostre menti e cuori la coscienza di Dio, la morale, il matrimonio, la virilità, la femminilità, la paternità, la maternità e l’amore per la propria nazione. La loro missione è quella di convincere le masse a votarsi ad una forma di culto satanico mascherato, tra le altre cose, da ateismo umanista, panteismo, `culto della Terra` e accompagnato da aberrazioni sociali quali la misoginia, la violenza domestica, l’abbandono dei bambini, la sottrazione dei figli ai legittimi genitori, la frode di paternità, i divorzi seriali, gli aborti seriali, la pornografia, la perversione sessuale, l’omosessualità ed il lesbismo.
Pornografia: Uomini VS. Donne.
E’ evidente che una delle armi più insidiose in uso in questa guerra contro l’istituzione più onorata voluta da Dio sia la pornografia, e questo aspetto della battaglia è diretta contro i cuori, le anime e le coscienze degli uomini, non solo in occidente ma – grazie alla diffusione di internet – su scala globale.
Anno dopo anno qualsiasi tipo di materiale erotico e pornografico è diventato sempre più accessibile attraverso la televisione, i film, i video musicali e in particolare Internet. In molti cercano di insegnarci che tale inesorabile sessualizzazione dell’immaginario collettivo sia innocua, ma si tratta di una bugia. In realtà è una rappresentazione aberrante e degradata della sessualità umana, supportata dagli agenti di chi sta facendo il lavoro di Lucifero per distruggere, demoralizzare, corrompere e infine cancellare dal nostro immaginario qualsiasi idea di vita morale e dignitosa. Malgrado quanto sostenuto dai suoi apologeti, la pornografia ha un effetto negativo sulla comune percezione del sesso e dei comportamenti sessuali. Non a caso i ricercatori dellaFondazione Nazionale per la Famiglia e l’Istruzione hanno concluso che “l’esposizione alla pornografia predispone gli spettatori al rischio di sviluppare tendenze sessuali devianti.” Ad esempio, secondo il rapporto, “il mito dello stupro come fantasia sessuale (la miserabile convinzione che le donne istighino e godano nell’essere stuprate, e che gli stupratori siano persone normali) è andata diffondendosi soprattutto nei consumatori di pornografia.”
E’ stato inoltre scientificamente provato che il consumo abituale di pornografia interferisca con la capacità di partecipazione all’intimità coniugale. Il dottor Victor Cline, specialista nel trattamento di dipendenze dal sesso, ha documentato uno sviluppo ricorrente nei soggetti che facciano uso costante di pornografia. Ciò che inizia con la visualizzazione sporadica e casuale di pornografia può condurre ad un’escalation verso la ricerca di materiale sempre più aberrante. Tutto ciò, sostiene Cline, può condurre al compimento di atti sessuali devianti. E la gran parte degli scienziati comportamentali è d’accordo. Cline riferisce che “mediante questo approccio può essere acquisito ogni tipo di deviazione sessuale, resistente anche a massicce quantità di sensi di colpa.” Alla fine, il consumatore inizia a desiderare di mettere in pratica le fantasie a base di pornografia, con risultati a volte devastanti.
Il decorso di tale problema può essere graduale ed inosservato, ha concluso Cline. “Come un cancro, continua a crescere. Ed è anche estremamente difficile da trattare a causa della negazione da parte del ‘dipendente’ da sesso onanistico che, come da copione, si rifiuta di affrontare il problema; atteggiamento prevedibile e tipico in qualsiasi stato di dipendenza. Tutto ciò conduce quasi sempre ad uno stato di disarmonia matrimoniale o di coppia che può sfociare in divorzi e rotture delle relazioni intime.”
Alcuni ricercatori sostengono che l’esposizione alla pornografia possa influenzare il naturale sviluppo del cervello di un bambino. Le statistiche indicano che i primi approcci al consumo di pornografia abbia luogo in un’età compresa tra i 12 ed i 17 anni. In effetti, per molti individui la pornografia è la prima fonte di educazione sessuale. Ciò ha conseguenze preoccupanti. “Le gravidanze in età molto giovane e le malattie sessualmente trasmissibili” – osserva un rapporto – “sono del tutto inesistenti nel mondo del porno, e ciò infonde la falsa convinzione che l’emulazione dei modelli della pornografia non comporti conseguenze indesiderate.” Quanto ai giovani maschi, esiste un motivo ancora più circostanziato alla base della loro precoce esposizione alla pornografia: pervertire la loro capacità di interagire normalmente con le ragazze, inducendo a considerare le femmine umane come poco più di una serie di orifizi da riempire.
La dottoressa
Judith Reisman, presidente dell’Istitute for Media Education, uno degli esseri umani più eccezionali del pianeta, conclude: “le osservazioni neurologiche circa la risposta del cervello impresso istintuale alla pornografia, hanno indicato che la pornografia è un evento biologicamente significativo che sostituisce il consenso informato ed è dannosa per i cervelli ‘malleabili’ dei bambini in quanto compromette la loro comprensione della realtà e quindi la loro salute mentale e fisica, il loro benessere e la loro ricerca della felicità.”
La pornografia è in grado di formare gli atteggiamenti e influenzare i comportamenti. I suoi messaggi sono allettanti in quanto ‘fantasiosi’, quindi più elettrizzanti dell’esperienza reale. “Le persone che consumano la pornografia si creano delle aspettative non realistiche che conducono al danneggiamento delle relazioni nella vita reale”, osserva un rapporto. La pornografia non solo può, ma è naturalmente destinata a distruggere la fiducia e l’apertura, due qualità essenziali per il buon funzionamento di un matrimonio. Dal momento che viene consumata per lo più in segreto, la pornografia automaticamente conduce all’inganno e alla menzogna. Le mogli si sentono tradite. Non concepiscono perché il loro coniuge trovi più desiderabili delle immagini in un monitor ..
Ricordate, come si è detto, che il fine ultimo di questa agenda malata è la distruzione della famiglia. Quante rotture matrimoniali sono scaturite dalla dipendenza da pornografia? Diamo un’occhiata ad alcuni dati.
Nel corso del convegno del 2003 organizzato dalla
American Academy of Matrimonial Lawyers, due terzi dei 350 avvocati divorzisti intervenuti ai lavori hanno segnalato che Internet ed il porno online hanno giocato un ruolo determinante nei divorzi di quello stesso anno, provocando
oltre la metà dei casi. Solo sette o otto anni prima il ruolo della pornografia nelle cause di divorzio aveva un
ruolo inesistente.
L’immediata, egoistica gratificazione è parte integrate del consumo di pornografia. Dunque possiamo affermare che la pornografia sia incompatibile all’amore. Essa fiacca l’energia profusa nella lotta per mantenere una morale pulita davanti a Dio. La pornografia sfrutta gli uomini, le donne e i bambini. Li umilia e li priva della loro dignità.
Molte persone oggi hanno un atteggiamento ambivalente verso la pornografia, perché come qualsiasi altro vizio che oggi sta distruggendo l’Occidente è stata sdoganata dalla cultura main-stream e anno dopo anno è stata ‘normalizzata.’ L’atteggiamento moderno verso la pornografia si riflette nella moda della ‘prostituta-chic’ adottata da molte celebrità, nei video musicali pieni di immagini erotiche, e nell’adozione della cosiddetta ‘estetica porno’ da parte dei media pubblicitari.
I medici sostengono che la pornografia possa innescare una dipendenza molto più difficile da superare rispetto ad altre dipendenze. Il trattamento riservato ai tossicodipendenti d solito inizia con un processo di disintossicazione al fine di eliminare la sostanza dal corpo. Ma la dipendenza dalla pornografia, spiega la dottoressa Mary Anne Layden dell’Università della Pennsylvania, “inculca una serie di icone mentali che si impiantano in modo permanente nella mente degli utenti ed influenzano la chimica del cervello.” Questo è il motivo per cui gli individui possono vividamente ricordare immagini pornografiche anche a distanza di anni. Conclude: “Si tratta del primo fattore di dipendenza da cui è impossibile disintossicarsi.” Ciò vuol dire che liberarsi dalla sua influenza sia impossibile? E che genere di disagi comporta, specificamente, il consumo di pornografia?
Fatti sulla Pornografia Online.
Circa il 75% della pornografia online ha origine negli Stati Uniti. Circa il 15% ha origine in Europa.
Si stima che circa 70 milioni di persone a settimana visitino siti pornografici. Circa 20 milioni di esse si trovano in Canada e negli Stati Uniti.
Uno studio ha rivelato che nel corso di un mese preso in esame, la Germania abbia la più elevata percentuale di consumo di pornografia on-line in Europa, seguita da Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna.
Gli utenti di pornografia online in Germania trascorrono una media di 70 minuti mensili sui siti web pornografici.
Tra gli utenti europei di Internet, quelli sopra i 50 anni di età trascorrono la maggior parte del tempo collegati a siti per adulti.
Il 70 per cento del traffico generato dai siti porno si verifica durante il giorno.
Si stima che 100.000 siti pornografici includano materiale pedo-pornografico.
Circa l’80 per cento della pornografia infantile sul web ha origine in Giappone.
Esiste un collegamento provato tra la pornografia, lo stupro ed altre forme di violenza contro le donne ed i bambini. Il serial killer Ted Bundy ammise di aver avuto un “forte appetito per la pornografia violenta.”
Anziché ritrarre i rapporti sessuali come una bella ed intima espressione di amore tra uomo e donna, la pornografia distorce l’idea dell’atto sessuale. Il sesso casuale e perverso viene ritratto come eccitante e desiderabile, con l’accento posto sulla gratificazione personale con poco o nessun riguardo per i partner. Donne, uomini e bambini sono ritratti come oggetti che esistono solo per soddisfare degli appetiti sessuali.
Alla fine, come qualsiasi altro stimolo improprio, lo spettacolo diventa banale e di routine. Nel corso del tempo i consumatori di pornografia tendono a ricercare materiale sempre più esplicito e deviante. In taluni casi possono spingere i loro partner a ‘mettere in scena’ attività sessuali sempre più bizzarre, diminuendo la propria capacità di esprimere vero affetto. Vi sembra un diversivo innocuo?
Un Attacco Malvagio Contro la Famiglia.
La triste realtà è che numerosi consumatori di pornografia online sono bambini.Malgrado la legge vieti ai minorenni di acquistare riviste o video pornografici, oggi a qualsiasi età è possibile accedere ad ogni tipo di pornografia con pochi click del mouse. Le scelte sono infinite. Moltissimi bambini visitano regolarmente siti porno ad insaputa dei genitori. In realtà, il Detroit News afferma che “più di due bambini su cinque accedono a siti pornografici malgrado quasi l’85% dei genitori abbiano proibito loro di farlo.”
La pornografia basa il suo fatturato sul ricatto e la sofferenza altrui, ed è stata sdoganata per degradare e sovvertire la bontà delle persone, causando seri problemi di ordine personale e familiare; per isolare, corrompere e demoralizzare gli individui (e per sottrarre loro preziose energie – n.d.t.). Molte persone cadute in questa dipendenza hanno ammesso che guardare la pornografia ha impedito loro di sviluppare stretti rapporti con il prossimo. Non vogliono gente intorno. Sempre più spesso vengono alla luce casi in cui consumatori abituali di pornografia abbiano sviluppato problemi nei rapporti umani e nelle relazioni sessuali con i loro compagni. E’ corretto definire ‘innocuo’ un passatempo che allontana le persone dai loro cari?
Dobbiamo considerare che il proposito originale di Dio nei confronti delle persone sposate fosse di dare espressione gioiosa al loro amore con rapporti sessuali onorevoli.Proverbi 5:18, 19 pone l’accento sulla piacevolezza: “Rallegratevi della vostra giovinezza insieme alle vostre mogli. Le loro mammelle vi inebriano in ogni momento con la costante estasi del loro amore.”
Si noti che secondo le sacre scritture alla base di ogni rapporto sessuale dovrebbe esserci l’amore. Il consumatore di materiale pornografico – invece – tende a gratificare le proprie pulsioni sessuali in assoluta solitudine. Un consumatore di pornografia sposato può iniziare a vedere il proprio coniuge come un mero oggetto che esiste solo per soddisfare il proprio godimento, oppure può semplicemente perdere qualsiasi interesse nei suoi confronti. Tutto ciò è estremamente lontano dalla dignità e l’onore che il Creatore desiderava che gli uomini tributassero alle donne (Cfr. 1 Pietro 3: 7). Gli orchestrali dell’industria pornografica, cioè gli Illuminati, sapevano fin troppo bene che ciò che avrebbe avuto inizio sotto forma di una casuale auto-indulgenza, a lungo termine avrebbe condotto a una dipendenza socialmente devastante. Proprio come gli stupefacenti, il gioco d’azzardo, l’alcol e la pletora di altri vizi sdoganati per fare polpette del tessuto morale delle nostre società, la pornografia è stata progettata per creare una dipendenza che non solo distrugge la fiducia e il rispetto tra famigliari, ma – spesso inconsciamente – anche il rispetto verso se stessi. Sono tutti potenti strumenti sociali atti a detronizzare ogni giustizia e bontà per sostituirla con il puro male.
Nel luglio del 2000 la bambina Sarah Evelyn Isobel Payne fu assassinata da Roy William Whiting. L’indagine divenne nel Regno Unito un caso di omicidio paradigmatico. Il processo sancì la condanna all’ergastolo di Whiting, oggi detenuto nel penitenziario di massima sicurezza di Wakefield, nel West Yorkshire.
Uno dei fatti inquietanti e poco pubblicizzati nella vicenda dell’assassinio di Sarah Payne (otto anni), è la presenza di una enorme mole di materiale pornografico che l’omicida Whiting aveva raccolto nel proprio garage. In effetti, i fatti dicono che la grande maggioranza dei molestatori sessuali è anche fortemente dipendente dalla pornografia.In America, l’FBI ha riferito che l’81% degli assassini sessuali ha ammesso che il suo più grande interesse sessuale si concentrava nella pornografia e nella masturbazione compulsiva. Ora, nessuno qui vuole suggerire che la principale causa di tali orribili delitti sia il consumo di pornografia. Tuttavia – come conclusero i criminologi inglesi circa il caso di Ray Wyre – la pornografia è certamente responsabile della creazione di un ordine di pensiero capace di influenzare gli atteggiamenti nei confronti delle donne e dei bambini. In altre parole, il porno ha un effetto concreto sul comportamento di chi ne faccia uso. Eppure ancora oggi molti continuano ad affermare che la pornografa agirebbe come valvola di sfogo. A differenza delle fantasie di violenza, le fantasie pornografiche sono ampiamente ritenute del tutto innocue. Ma non solo. La rivista `Tatler` riferisce che la nuova moda sia il ‘porno-chic.’ Dopotutto la nostra società è alimentata dal sesso come un’automobile dal carburante. TV, film, qualsiasi tipo di spot pubblicitario – dai profumi al gelato – qualsiasi prodotto fa leva sugli istinti sessuali. Quindi, dato che il sesso ha smesso di essere tabù, appare sempre più ridicolo e fuori luogo approcciarsi alla pornografia come avrebbe fatto una vecchia signora dell’Ottocento.
Dopotutto – si sostiene – la cultura inglese è sempre stata dissoluta. E’ sufficiente pensare al Racconto del Mugnaio di Chaucer; o alla prostituta Doll Tearsheet di Shakespeare; o alla pornografia prodotta in epoca vittoriana. Adesso vogliamo vietare le opere di Lawrence, Radclyffe, James Joyce o Henry Miller per il fatto che fossero ritenute oscene? I gusti ‘si evolvono’ insieme agli standard della decenza. La pornografia è una legittima forma di espressione che può anche essere benefica, dicono gli apologeti.
Tale visione apparentemente sofisticata è ingenua e auto-illusoria. Negli anni Sessanta e Settanta era di moda ritenere che se le persone si fossero affrancate da regole e vincoli, esse stesse avrebbero provveduto ad auto-limitare il proprio comportamento. Tuttavia – come ha osservato la femminista Germaine Greer – la realtà è che il porno non ha proprio niente a che fare con la libertà di espressione. Si tratta di un settore che prolifera sull’abuso. Sia su quello degli attori che su quello dei consumatori e delle loro esistenze.
Il senso della pornografia può riassumersi nelle scene in cui gli uomini eiaculano sul viso oppure nella bocca della donna. Il tutto vorrebbe apparire consensuale, ma spesso per dei brevi istanti in cui la maschera ‘attoriale’ viene meno, ecco emergere negli occhi dell’attrice il disgusto e la disperazione prima che la maschera torni ad assumere la sua posa ‘eccitata.’ E allora? La nostra società è davvero giunta ??al punto di sfruttare il ricatto del debito e della miseria per trattare un essere umano come una cosa inanimata?
La preoccupazione non riguarda solo il terribile degrado subito dalla ragazza, ma anche quello che si insinua nelle anime dei fruitori di questo materiale, ben consapevoli che quello spettacolo non è che una forma di violenza, e che in realtà non c’è godimento, ma disgusto nello sguardo dell’attrice. Ci siamo fatti desensibilizzare al punto da considerare eccitante la consapevolezza che quella persona si lasci usare con sofferenza e disgusto, per soddisfare le nostre pulsioni? Siamo proprio convinti che tollerare – o baloccarci – con tali mostruosità faccia il nostro interesse, l’interesse della collettività?
La risposta – purtroppo – è affermativa. I nostri cuori e le nostre menti sono realmente precipitati nella morsa del Maniaco Numero Uno.
Attualmente il materiale pornografico considerato illegale sul web è stato circoscritto a cose come la pedofilia, il sesso con animali, la tortura e la coprofilia. Ma le regolamentazioni del settore si sono dimostrate talmente volatili che la polizia si aspetta che a tempo debito anche questi tabù finiranno per essere sdoganati.
Un Innocuo Diversivo?
L’argomento più gettonato è che le immagini pornografiche non facciano male a nessuno in quanto si tratta di fantasie. Ma fantasie che riguardano cosa? L’umiliazione delle donne? Il trattarle come oggetti disumanizzati? Come sostiene il filosofo Roger Scruton nel libro Desiderio Sessuale, le fantasie hanno la tendenza a rimodellare la percezione della realtà a propria immagine. Così può accadere che un ‘innocuo’ porno-voyeur si trasformi in uno stupratore armato di pistola. Che la sua fantasia si popoli di miti illusori circa il desiderio inconscio delle donne di subire violenza sessuale, o dei bambini i quali non aspetterebbero altro che essere risvegliati al piacere sessuale, oppure che l’esercizio della violenza sia un diritto naturale.
La cultura pornografica mercifica le donne, riducendole a meri oggetti di consumo. Tale disumanizzazione influisce in molti modi sul comportamento maschile, ad iniziare dal rifiuto di stabilire un rapporto di intimità con le rispettive compagne, le quali sono trattate sempre più duramente, per concludere con dei veri e propri abusi di vario genere. Il dottor Trevor Stammers, noto medico specializzato patologie sessuali, conferma che la gran parte delle donne che si rivolgono a lui per problemi matrimoniali puntano il dito verso la pornografia consumata dai rispettivi mariti. Di solito preferiscono trovare sfogo sessuale attraverso un computer in quanto tutto ciò non richiede alcun impegno personale. Così sono indotti a procurarsi sensazioni fisiche senza amore. “Non c’è dubbio”, dice il dottor Stammers, “che i consumatori di pornografia tendano a diventare insensibili nei confronti delle loro compagne. Ciò che si illudono di trovare nel porno è il potere e il controllo sulle donne.”
Ora, secondo voi si tratta di un innocuo diversivo, o di qualcosa che tende a depravare e corrompere oltre ogni ragionevole comprensione il rapporto tra i sessi e la società nel suo insieme? Eppure, lungi dall’essere considerata illegale, la pornografia sta via via diventando parte della cultura dominante. Il sadomasochismo annovera i propri bei locali alla moda. In Gran Bretagna l’età del consenso omosessuale è stata ridotta a sedici anni. E la minzione durante il sesso – la cosiddetta ‘pioggia d’oro’ viene discussa con entusiasmo nelle riviste per teenager.
Conclusione.
Ciò che un tempo era considerato giusto è stato detronizzato da ciò che un tempo era considerato malato e maligno. La sola menzione che il Cristianesimo o l’Islam siano ormai gli ultimi baluardi della virtù e della moralità finisce per suscitare in gran parte delle persone occidentali reazioni di scherno e chiusura. Il nucleo familiare è in via di estinzione. Quanti giovani uomini e donne di oggi scelgono di pensare solo alle loro persone, piuttosto che prendere in considerazione l’idea di una vita di devozione verso i rispettivi compagni e i loro figli? Tutto ciò che fino a non molto tempo fa era dato per scontato è diventato in qualche modo irrilevante e persino ridondante.
Non c’è nulla di innocuo nella pornografia. Si tratta sempre di sfruttamento e corruzione.Senza che se ne prenda atto, femminismo e pornografia stanno distruggendo le relazioni tra i generi sessuali e pervertendo la naturale espressione della loro intimità.Avvelenano la mente e lo spirito; promuovono una serie di atteggiamenti cinici ed egoisti. Minano ogni sforzo di mantenere la coscienza pulita.
In realtà sono due potenti armi culturali sfruttate dai sedicenti Illuminati per raggiungere la disumanizzazione, il crollo della natalità e lo spopolamento globale. Al momento non è facile capire quanto lontani siano dalla costituzione del loro nuovo ordine mondiale basato sulla schiavitù. La cosa certa però è che la nostra migliore difesa contro questo regno del male sia smettere di andare dove essi ci spingono ad andare; rinnovare la fede in Dio e l’impegno verso le istituzioni del matrimonio e della famiglia. E’ da questi punti fermi che possiamo costruire la fortezza che ci permetterà di resistere all’attacco finale.
Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Rense.com
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