di Francesco Cappello
Non sono un esperto di cose mediche ma sul bugiardino del tampone trovo scritto tra l’altro:
«I risultati positivi sono indicativi della presenza dell’RNA del SARS-CoV-2; la correlazione clinica con l’anamnesi del paziente e altre informazioni diagnostiche sono necessarie per determinare lo stato di infezione del paziente».
Come a dire che la positività del tampone è solo condizione necessaria ma non ancora sufficiente a decretare che il contagio registrato sia da addebitarsi specificatamente al sars cov 2.
Se non fosse abbastanza chiaro si ribadisce, infatti, che:
«I risultati positivi non escludono la presenza di infezioni batteriche o una coinfezione con altri virus».
Coinfezione ossia compresenza tra virus diversi? Forse che il tampone di una persona che accusasse sintomi influenzali, legati al tradizionale virus dell’influenza, potrebbe dare esito positivo? L’agente rilevato potrebbe non essere la causa concreta della malattia? Non so. Spero qualcuno più competente di me possa aiutare a sciogliere questi dubbi.
Di certo sappiamo che le normali influenze stagionali hanno da sempre provocato mortalità per complicanze alle vie respiratorie e/o altro e da sempre contribuiscono a far crescere il numero dei ricoverati in terapia intensiva.
https://www.francescocappello.com
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