La Guinea Equatoriale, che era sul punto di creare la sua nuova moneta chiamata MAL, dovrebbe interrompere questo progetto a seguito di un ultimatum lanciato dalla Francia.
Secondo i nostri informatori all’interno del governo francese, la Francia avrebbe lanciato un avvertimento alla Guineau Equatoriale per chiederle di interrompere il progetto di creazione di una sua propria moneta, in quanto questo andrebbe contro i suoi interessi in Africa.
La settimana scorsa dei responsabili del governo della Guinea Equatoriale hanno discusso di una nuova moneta nazionale chiamata MAL. Il governo aveva adottato un programma di sviluppo che, all’orizzonte 2025, quindi in 7 anni, dovrebbe permettere al paese di raggiungere il livello di emergenza, quindi la necessité di una moneta nazionale.
Seconso le nostre fonti il presidente della Guinea Equatoriale, sua eccellenza Obiang Nguéma, avrebbe posto fine al Franco CFA e fissato una data per l’introduzione della nuova moneta MAL.
La Francia non poteva permettersi che la Guinea Equatoriale cessasse di utilizzare il Franco CFA.
Il 50 % delle riserve della Guinea Equatoriale sono obbligatoriamente depositate in Francia. Questa somma si trova presso la Banca di Francia. La Francia utilizza questo denaro per il proprio sviluppo, mentre i paesi africani che utilizzano questa moneta si trovano in una estrema povertà e in un grave stato si sottosviluppo.
<< Il franco FCFA è molto importante per la Francia. La Francia non metterà mai fine a questa moneta.Il 60% della sua ecoomia dipende da essa. Posso dire che il franco CFA è una questione di sicurezza dello Stato e che qualsiasi paese che osasse porle fine rischierebbe di subire delle gravi conseguenze, senza escludere una reazione militare >>
Detto da un ex generale francese.
La Guinea Equatoriale dovrà interrompere il suo nuovo progetto monetario o fare fronte a gravi conseguenze.
Non abbiamo potuto contattare il ministro francese degli esteri per verificare queste informazioni.
Pubblicato il 17/09/2018 su:
http://www.24jours.com/la-france-donne-ultimatum-guinee-equatoriale-mettre-fin-monnaie/?fbclid=IwAR0XC5lrJwlBniohrAtEf9xXexO5p8hsR0i7FYAIClNVeDcIz2GRdbxlIYI
Riportiamo anche quest’altro articolo sulla Guinea Equatoriale, pubblicato il 05/01/2018.
Chi tiene sotto pressione il governo di quel paese?
Un colpo di stato è fallito in Guinea Equatoriale, secondo un comunicato del ministro della sicurezza diffuso questo mercoledì 3 gennaio 2018.
Nicolas Obama Nchama accusa un gruppo di mercenari stranieri di aver voluto attaccare il Capo dello Stato Teodoro Obiang Nguema, alla vigilia di Natale.
In un testo, letto alla radio di stato questo mercoledì mattina, il ministro della sicurezza nazionale affirma che dei “mercenari”, il cui numero non è stato precisato, sono stati arrestati in Guinea Equatoriale e in Camerun. Nicolas Obama Nchama assicura che erano stati recrutati da dei militanti di alcuni partiti dell’opposizione radicale, sia in Guinea Equatoriale che all’estero.
Delle complicità
Essi avrebbero beneficiato della complicità di certe “potenze straniere”, che il ministro non ha nominato. Ha aggiunto che i mercenari contavano fra i loro ranghi dei cittadini della Guinea Equatoriale, ma anche degli stranieri originari del Ciad, del Sudan e della Repubblica Centrafricana.
Questi uomini armati erano riusciti “a introdursi in diverse città”, soprattutto a Malabo, la capitale, per “attaccare il Capo dello Stato”, che si trovava allora nel palazzo presidenziale di Kos Ete per Natale.
Operazione di smantellamento
Una operazione di smantellamento di questo gruppo di mercenari è stata avviata insieme con il Camerun. A MAlabo le autorità precisano che le forze di sicurezza camerunensi hanno svolto in questa vicenda un ruolo fondamentale. Ma questa operazione proseguein quanto tutti gli uomini armati, secondo il ministro della sicurezza nazionale, non sarebbero ancora stati arrestati.
Le opposizione mettono in dubbio la versione ufficiale.
Tratto da:
http://www.rfi.fr/afrique/20180103-guinee-equatoriale-veille-noel-coup-etat-manque-vise-le-president
Lascia un commento