L’economia spiegata facile: I saldi settoriali

di Costantino Rover

COME FUNZIONA L’ECONOMIA: I SALDI SETTORIALI

I SALDI SETTORIALI detti anche BILANCI SETTORIALI sono un caposaldo dell’economia e ci illustrano da dove vengono i soldi che guadagniamo e dove vanno quando li spendiamo.

Per illustrare i saldi settoriali ho deciso di munirmi di tre bicchieri di plastica che rappresentano i tre settori dell’economia reale in cui avvengono gli scambi commerciali e di un bel po’ d’acqua.



I tre settori dei saldi settoriali

IL SETTORE PRIVATO

Settore privatoquesto è il settore privato

Sotto il profilo macro economico quello che vedi qui accanto è per te il settore più importante: il settore Privato.

Infatti  in questo settore si trovano collocati cittadini ed imprese.

Qui dentro ci stanno anche tutti i prodotti ed i servizi che ci scambiamo ed i soldi che ci occorrono per farlo e che in questo esempio rappresenteremo con l’acqua.

Tutto questo in gergo tecnico si chiama DOMANDA AGGREGATA.

Diciamo che se la liquidità presente nel bicchiere è soddisfacente consente gli scambi e quindi fa girare a dovere l’economia.

Tuttavia se ci sono uno o più soggetti che producono e vendono beni più diffusi, molto richiesti o necessari, è probabile che presto ci troveremo di fronte ad uno squilibrio, perché questi soggetti accumuleranno più ricchezza perché vendono di più.


A livello macroeconomico la ricchezza non è né aumentata, né diminuita, ma a livello microeconomico questi soggetti diventano molto più ricchi, mentre altri diventeranno molto più poveri.

Questo diventa un problema perché da qui a breve l’economia potrebbe raggiungere uno stallo, visto che una parte della popolazione non può spendere, nè investire per produrre e che, con l’andare del tempo sempre più cittadini si impoveriranno.

È pertanto evidente che in questa situazione occorra un intervento esterno che faccia aumentare la liquidità.

 

IL SETTORE ESTERO

settore esteroquesto bicchiere è il settore estero

Questo che vedi a destra non è un bicchiere qualsiasi, ma è il settore che rappresenta l’export tutte le volte che vendiamo e l’import tutte le volte che acquistiamo: è il settore Estero.

Ora, nella situazione di prima, in cui la ricchezza si era concentrata arricchendo pochi soggetti, per ricevere dall’estero la liquidità necessaria a ripristinare il normale flusso economico dovremmo vendere molto al settore estero, quindi l’export dovrà fungere da solo da compensatore.

Un elevato export infatti farà aumentare il livello generale, cioè macro, dell’acqua nel settore privato, ma a livello micro la liquidità andrà nelle casse dei soggetti che saranno riusciti a vendere all’estero.

Quindi ne consegue che gli squilibri tenderanno ad attenuarsi o a suddividersi su più scale intermedie di ricchezza a mano a mano che le nuove risorse alimenteranno gli scambi interni.

Gli squilibri si attenuano perché gli scambi interni tendono a distribuire la ricchezza

C’è da dire però che ci sono due modi e mezzo per rilanciare l’export: svalutare la moneta (se ne sei padrone) o svalutare i salari (se non lo sei), ma così impoverisci i lavoratori.

Il mezzo sistema sono gli investimenti pubblici attraverso i quali creare condizioni sistemiche che siano di supporto all’economia.

Tuttavia sappiamo dall’esperienza precedente che il mercato interno vede pochi soggetti che da soli attirano la maggior parte dei capitali.

Non solo, ma sappiamo anche che gli scambi con il settore estero potrebbero cambiare ed equilibrarsi con una diminuzione dell’export ed un aumento dell’import.


Una delle cause che possono far sì che ciò si verifichi è che  le vendite potrebbero diminuire per effetto dell’acquisto dall’estero di merci a buon mercato o migliori.

A questo punto ci ritroveremmo daccapo.

Insomma, come l’esperienza degli ultimi anni ci insegna, come per il caso del surplus commerciale della Germania, non sempre il mercato è in grado di appianare gli squilibri.

Anzi spesso avviene il contrario perché i mercati sono in continua competizione fra di loro.

Se non c’è un organo che funge da arbitro, può verificarsi l’esatto contrario.


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IL SETTORE PUBBLICO

Poi dobbiamo prevedere l’effetto delle tasse che dovrebbe gravare sui più ricchi per essere convertito in servizi pubblici
per la collettività e che invece oggi vanno in buona parte a pagare gli interessi sul debito pubblico.

Quindi se i soldi delle tasse non ritornano nel bicchiere del settore privato, il livello dell’acqua nel nostro bicchiere continuerà a scendere senza fermarsi mai.

È in casi come quello del calo della liquidità fino al livello di allarme che interviene il terzo settore: il settore Pubblico o per meglio dire, GOVERNATIVO.
il settore pubblico o governativo


Nella logica dei saldi settoriali, questo speciale bicchiere ha la funzione di mitigare gli squilibri togliendo o versando liquidità nel bicchiere del settore privato a seconda che in questo ce ne sia troppo (inflazione) o che ce ne sia troppo poco (deflazione).

I due principali – ma non gli unici – strumenti che il settore governativo ha a disposizione per portare avanti la sua missione, sono rispettivamente LE TASSE e LA SPESA PUBBLICA.

Non solo, in realtà il settore governativo può anche versare liquidità nel settore estero.

Basti pensare all’acquisto di Titoli di Stato esteri o alle commesse per lavori pubblici che richiedano competenze straniere, o ancora all’acquisto di strumentazioni e mezzi prodotti all’estero.

Nel caso in cui debba versare liquidità nel bicchiere privato, in regime di sovranità monetaria, potrà farlo travasando quello che precedentemente sarà stato versato nel settore governativo da questo rubinetto:


LA BANCA CENTRALE

Il rubinetto con cui abbiamo raffigurato la Banca Centrale all’interno dello schema dei saldi settoriali e che per noi era la Banca dItalia (di fatto oggi lo è a livello contabile, perché è diventata una succursale della BCE), significa che questa teoricamente può versare liquidità illimitata.

Ciò non significa che tutte le volte che vuole sparerà acqua a tutto andare, perché è ovvio che ciò sarebbe controproducente, perché in un sistema interconnesso come quello dell’economia mondiale – anche in relazione al discorso del rapporto tra le bilance commerciali, leggi l’articolo – e per le regole che ci siamo dati nel primo capitolo, la moneta in circolazione non deve essere più del necessario.


NON STIAMO DICENDO CHE BASTA “STAMPARE” PER RISOLVERE I PROBLEMI.
NON STIAMO DICENDO CHE LE POLITICHE MONETARIE SOPPERISCONO ALLE CARENZE DELLA POLITICA E DELLA PROGRAMMAZIONE DI UNO STATO EFFICIENTE.
Stiamo dicendo che il settore governativo è uno strumento che ha fra i suoi compiti quello di gestire la spesa in deficit.
A sua volta un mezzo per indirizzare gli investimenti: bene o male, in grado di esercitare (a seconda della produttività della spesa) una leva sul MOLTIPLICATORE KEYNESIANO di cui ci occuperemo in un altro articolo.

La pena sarebbe la creazione di altri tipi di squilibri, a cominciare dal far traboccare il bicchiere del settore privato.

Dobbiamo rimarcare un concetto fondamentale:

quando serve, non c’è un limite teorico alla capacità di spesa dello stato sovrano se non quello imposto dal corretto funzionamento del sistema economico.


CHE RUOLO HANNO LE BANCHE E LA BORSA?

 

Questa è una banca commercialeQuesta è una banca commerciale

Per finire la nostra storia sui saldi settoriali dobbiamo parlare degli ultimi due soggetti che ci riguardano da vicino.

Questa a fianco, come possiamo ben vedere, non è altro che una normalissima banca commerciale.

Ha come ruolo quello di propulsore dell’economia attraverso l’emissione di credito a cittadini ed imprese.

Il suo potenziale non è illimitato come quello di una Banca Centrale. Per questo, ogni tanto, deve andarsi a riempire in cambio di titoli (leggi i pezzi sui soldi e sulle banche).


Quest’altra  invece è una spugna, cioè volevo dire, il mercato finanziario, volutamente generalizzato per comodità: borse e speculazione in genere.

Non ci sarebbe nulla di male nel vederla partecipare a questa storia se non fosse che invece che drenare dall’economia l’eventuale liquidità in eccesso, di fatto oggi è diventata la vera egemone e non fa che assorbire tutto ciò che riesce dall’economia reale lasciando noi a secco.

La spugna rappresenta la finanza speculativa

La spugna rappresenta la finanza speculativa



I saldi settoriali in sintesi


Lo schema di funzionamento dei saldi settoriali

Tratto da:
https://www.economiaspiegatafacile.it/2017/03/08/i-saldi-settoriali/

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