di Giovanni Lazzaretti
«Professore, ho letto su un libro la tal cosa. A lei sembra possibile?»
«Qualunque cosa lei sappia, qualunque cosa lei pensi, qualunque cosa lei immagini con la più fervida fantasia, tenga presente che si sta sperimentando ben di peggio, e con finanziamenti illimitati.»
Una risposta che non ha nemmeno bisogno che io dica cosa era la “tal cosa” che avevo letto.
La risposta infatti dà un concetto generale: la più fervida fantasia dell’uomo normale non può immaginare cosa bolle in pentola in certi ambienti.
Svegliandomi al mattino
Svegliandomi al mattino, posso anche dire a mia moglie «Oggi vorrei comprare tutti gli appartamenti in vendita a San Martino in Rio». Non darebbe molto peso alla mia affermazione. Se insistessi, potrebbe anche farmi visitare.
Come sarà la vita di uno che al mattino svegliandosi potrebbe comprare tutti gli appartamenti in vendita in Emilia-Romagna? Quali sono i suoi primi pensieri del mattino?
Che so, penso ai primi 7 ricchi della rivista Forbes: Jeff Bezos (poveretto, ha dovuto dare 36 miliardi di dollari alla ex moglie: ma resta primo), Bill Gates, Bernard Arnault, Warren Buffett, Larry Ellison, Amancio Ortega, Mark Zuckerberg.
Nessuno di loro svegliandosi pensa a una cosa tanto stupida come comprare valanghe di appartamenti. Pensano ad altre cose. Disegnano la struttura del mondo. E hanno i soldi per fare ciò che fantasticano.
L’uomo normale non può neanche immaginare i loro pensieri, perché c’è in lui un dato di realtà (la misura limitata del patrimonio) che trasformerebbe quei pensieri in follia.
Da notare poi che la rivista Forbes indica il loro PATRIMONIO: ma nell’annata quanti miliardi hanno mosso come spese e donazioni? Quanta gente dipende totalmente dal loro flusso di cassa?
Prendiamo ad esempio Bill Gates: 98 miliardi stimati di patrimonio; erano 54 miliardi 10 anni fa; cresce quindi al ritmo medio 4,4 miliardi pari allo stipendio di 100.000 dipendenti ordinari. Quanti soldi muova in un anno, non è dato sapere.
Sappiamo almeno quanti né dà più o meno all’Organizzazione Mondiale della Sanità: gli USA erano i primi contribuenti col 15% del bilancio, la Fondazione Gates era al secondo posto col 10% del bilancio OMS: 260 milioni di dollari, più o meno.
La struttura finanziaria dell’OMS è molto articolata. Nel 2017, per esempio, circa l’80% dei suoi fondi era destinato a coprire specifici progetti indicati dagli stessi donatori. La Bill & Melinda Foundation si è posizionata come primo donatore volontario a partire dal 2015.
Dal 2000 le entrate dell’OMS sono raddoppiate, ma solo grazie alla crescita esponenziale dei fondi volontari: con il risultato, sottolineano alcuni critici, che per esempio nel 2018 il 10% dei programmi dell’Organizzazione riceveva l’80% dei fondi volontari.
Il punto critico, sostengono gli osservatori, consiste proprio nel fatto che l’OMS sarebbe suscettibile all’influenza dei vari Stati e soggetti finanziatori in base alle loro capacità politica e alla loro forza finanziaria. (www.agi.it)
Ecco. Può essere che al mattino Bill Gates si svegli pensando all’OMS e a cosa fargli fare. L’80% dei fondi OMS, come ho riportato sopra, copre specifici progetti indicati dagli stessi donatori. E una delle fisse di Gates sono i vaccini.
Creare la realtà: 3 esempi
E’ possibile quindi, con soldi a quei livelli, con commistioni tra finanzieri e scienziati, tra finanzieri e politici, tra finanzieri e media, tra Stati finti nemici, creare realtà che non esistono e farle credere anche al mondo intero.
Quelli della mia età ricorderanno l’Austerity del 1973-1974, con grosse seccature come le “Domeniche a piedi” e misure folkloristiche come l’anticipazione di 30 minuti del telegiornale della sera per risparmiare luce elettrica. (Mai folkloristici come gli USA che fecero correre la 200 miglia di Daytona sulla distanza ridotta di 180 miglia per risparmiare carburante).
Lo sfruttamento delle riserve del Mare del Nord ha avuto inizio poco prima della crisi petrolifera del 1973, e la successiva salita dei prezzi internazionali del petrolio hanno fanno sì che i grandi investimenti necessari per l’estrazione divenissero molto più interessanti e possibili in questa regione.
Ecco, queste due righe di Wikipedia dicono le cose giuste, vanno solo meglio interpretate: l’aumento del prezzo del petrolio era un evento concordato per rendere appetibili anche le riserve del Mare del Nord, “casualmente” iniziate poco prima.
La gente “bevve” l’Austerity e ritenne “naturale” che il petrolio costasse di più.
Per il buco dell’ozono non faccio altro che copiare un mio articolo del settembre scorso.
Storia mediatica
«Ogni anno l’uomo getta nell’atmosfera 7.500 tonnellate di clorofluorocarburi, il CFC che provoca il buco nell’ozono. Di qui la decisione presa dal mondo intero a Montreal di interromperne la produzione».
Storia coi dati
«Il buco dell’ozono staziona sull’Antartide ed è causato dal vulcano del monte Erebus che erutta ogni anno 365.000 tonnellate di gas al cloro. A 10 km dall’Erebus sorge la base scientifica statunitense McMurdo che misura la concentrazione di CFC: misura quindi essenzialmente i gas del vulcano. Il buco si allarga guardando i dati 1969-1985. Ma si restringe guardando i dati 1956-1985. Il buco è collegato al ciclo di 22 anni delle macchie solari. La DuPont, massimo produttore di CFC, ha finanziato le spedizioni scientifiche che hanno scoperto il buco. Il Trattato venne firmato a Montreal, sede della DuPont. La multinazionale ha messo sul mercato un prodotto sostitutivo più costoso, affermando che non è pericoloso per l’ozono».
Vedete voi quale è la storia più credibile.
La guerra di Libia è stata una delle sceneggiature meglio riuscite.
1) Demonizzare Gheddafi, il maggior genio monetario OPERATIVO del nostro tempo. Dimenticare che la Francia qualche timore monetario in Africa ce l’ha da parecchio tempo.
2) Far credere che esistesse una rivolta di popolo contro Gheddafi (nel paese più ricco e prospero dell’Africa! Altissimo reddito pro capite, Indice di Sviluppo Umano più alto dell’Africa e superiore a diversi paesi europei, zero debito, zero emigrazione, inflazione modesta, progresso in ogni campo).
3) Grazie all’ONU creare davvero la guerra, nella quale ovviamente si perde ogni traccia degli eventi iniziali.
4) Diffondere costantemente informazione costruita a tavolino su rilanci di agenzia, mentre i pochi giornalisti che erano sul posto diffondevano (a vuoto) notizie opposte.
Ho sempre a disposizione il mio dossier “La guerra di Libia” per chi vuole approfondire.
Approfittare della realtà: 3 esempi
Ci sono poi situazioni in cui le organizzazioni non “creano la realtà” ma sono in grado di “approfittare al volo” di una realtà che si manifesta.
Prendete il caso della fuoriuscita di diossina alla ICMESA di Seveso, 10 luglio 1976. Non è che i Radicali, appena entrati in Parlamento, abbiano causato l’incidente. Ma erano pronti a scattare e a chiedere allo Stato di autorizzare l’aborto per le mamme di Seveso (la legge sull’aborto arrivò solo nel 1978).
Avevano ovviamente i loro supporti mediatici, tipo Nicola Adelfi su La Stampa, che propose di rendere l’aborto coatto, così «si cancellerebbe ogni resistenza affettiva, ogni scrupolo morale o di natura religiosa nelle persone interessate». Nonché democristiani imbelli al governo.
Nessun bambino nacque malformato, niente venne trovato nell’analisi dei bimbi abortiti, ma l’evento aprì le porte alla successiva legge sull’aborto.
Oppure le vicende di Tangentopoli. Chi abbia dato il via a Tangentopoli per spazzare via una classe politica, non sto a esaminarlo. Ma è ben evidente chi approfittò della faccenda: Pannella e i suoi fecero credere, con tutti i media in appoggio, che la radice della corruzione fosse nel sistema proporzionale e quindi la soluzione per la corruzione era il sistema elettorale maggioritario.
Fine del sistema proporzionale alla quale Pannella teneva appassionatamente, ritenendo (a ragione) che sarebbe coincisa con la fine della presenza cattolica in politica.
Anche oggi faccio fatica a pensare con quale logica si unissero le due cose: sistema elettorale e questione morale; come se una tecnica di voto potesse risanare i cuori. Fatto sta che col maggioritario abbiamo avuto: instabilità crescente, partiti crescenti, corruzione crescente, fino alla odierna sparizione della democrazia.
Oppure l’attacco alle Torri Gemelle.
Non mi interessa chi e perché buttò giù le Torri.
E’ certo però che la vicenda fu colta al volo dagli USA per incolpare i Talebani (che si sono sempre chiamati fuori dall’attacco) e invadere l’Afghanistan.
Dicevano la verità i Talebani? Beh, di certo sappiamo che gli USA dicono bugie: sulle armi di distruzione di massa di Saddam, sulla vicenda libica, sul “sanguinario dittatore” Assad.
Coronavirus
Sul coronavirus, quindi, teniamo la fantasia viva. Non limitiamoci a dire che a noi sembra impossibile che si possa concepire una pandemia a tavolino. Quando girano miliardi di dollari, ogni scenario è possibile.
1) E’ possibile che il virus sia un evento naturale
2) E’ possibile che il virus sia stato creato in laboratorio
3) E’ possibile che la fuoriuscita sia stata incidentale
4) E’ possibile che chi lo ha creato l’abbia anche utilizzato volontariamente
5) E’ possibile che qualcuno l’abbia trafugato e utilizzato per un mandante diverso dal “produttore”.
Sui media ordinari non si sente mai parlare della chiusura del laboratorio di Fort Detrick, sede dell’Istituto di ricerca medica sulle malattie infettive dell’esercito USA, chiusura dell’agosto 2019.
Sui media ordinari non si sente mai parlare dei Giochi Mondiali Militari di Wuhan, ottobre 2019, 8700 atleti più allenatori e accompagnatori da tutto il mondo.
Questo silenzio mi fa ritenere che siano eventi importanti, e quindi mi fanno propendere per le ipotesi 2,3,4,5 senza scegliere nessuna di esse.
Approfittatori del coronavirus
Ma, anche senza aver creato l’evento, possiamo certamente fare un elenco di chi ne ha tratto vantaggi o ne vuole trarre vantaggi: vantaggi di potere, di moneta, nonché ideologici.
Ad esempio.
WSJ / Bezos e altri top manager Usa hanno venduto azioni appena in tempo
I top manager delle società quotate negli Usa hanno venduto circa 9,2 miliardi di dollari in azioni delle proprie società tra l’inizio di febbraio e la fine della scorsa settimana, evitando perdite potenziali per 1,9 miliardi di dollari. Il numero uno di Amazon ha venduto titoli per 3,4 miliardi, evitando una perdita di 317 milioni. (Milano Finanza)
Poi semmai ricompreranno le stesse azioni a prezzi ribassati.
Ad esempio tutti quelli delle vendite su Internet.
Ad esempio tutto il mondo farmaceutico.
Ad esempio tutto quel particolare settore del mondo farmaceutico che è la produzione di vaccini.
Ad esempio chi vuole destabilizzare definitivamente l’Italia e comprarla a prezzi di saldo, come la Grecia.
Ad esempio tutti quelli che propugnano l’eutanasia
Ad esempio tutti quelli che promuovono la denatalità (vengono “programmati” figli in quarantena e col disastro economico incombente?)
Ad esempio tutti quelli che spingono per la “didattica a distanza”, più “produttiva” (ossia più neoliberista).
Ad esempio tutti quelli che odiano la famiglia.
OpenDemocracy, progetto finanziato da diverse organizzazioni filantropiche statunitensi tra le quali la Ford Foundation, la Atlantic Philanthropies, la Rockefeller Brothers Fund, e la Open Society Foundations del magnate George Soros, che figura anche tra i collaboratori di spicco del sito web di discussione di politica internazionale e cultura fondato nel 2001 da Anthony Barnett, come riporta La Verità, ha da poco pubblicato un editoriale a dir poco controverso curato dalla geografa femminista Sophie Lewis.
Il titolo è a dir poco eloquente: “La crisi del coronavirus dimostra che è tempo di abolire la famiglia”.
«Le famiglie sono le pentole a pressione del capitalismo. Questa crisi vedrà un’impennata nelle faccende domestiche: pulizia, cucina, cura, ma anche abusi sui minori, molestie, stupri intimi con i partner, torture psicologiche e altro ancora».
«Anche quando la famiglia nucleare privata non rappresenta una minaccia fisica o mentale diretta per le persone – nessun maltrattamento del coniuge, nessuno stupro infantile e nessun attacco queer – la famiglia privata come modalità di riproduzione sociale continua, francamente, fa schifo. Meritiamo meglio della famiglia. E il coronavirus rappresenta un momento eccellente per esercitarsi nell’abolizione». (il Giornale.it)
Ad esempio tutti quelli che desiderano mettere il naso in famiglia
Now, we need to go and look in families to find those people who may be sick and remove them and isolate them in a safe and dignified manner. (David Ryan, OMS)
A me sembra inquietante, a voi no? Soprattutto se abbinato al punto precedente della Lewis.
Ma no, non è inquietante: mi sono certamente sbagliato. Parola di David Puente sul sito www.open.online: a lui bisogna doverosamente credere, perché fa parte della task force anti fake news istituita da Andrea Martella (dirigente PD, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria).
Puente dice che
Ciò che spiega Ryan è che a seguito dei blocchi e delle quarantene si è passati da una diffusione «per strada» a una diffusione a livello familiare. Da un lato è un dato positivo perché dimostra che la circolazione del virus si sta fermando, ma rimane quell’ulteriore passo come fatto ad esempio a Singapore attraverso la tecnologia e le capacità investigative per ricostruire i contatti, al fine di isolare in modo sicuro e dignitoso le persone che presentano i sintomi nelle strutture sanitarie adeguate affinché vengano trattate e curate.
Le parole di Puente vi suonano uguali a quelle Ryan?
Vedete voi, a me sembra che Puente abbia piuttosto “addolcito”.
Chiesa
La volta scorsa avevo lasciato volutamente fuori l’abolizione della libertà religiosa per 15.000.000 di italiani. Vi sembrerà che io l’abbia lasciata fuori anche stavolta, ma direi di no.
Mettetevi nella categoria degli “approfittatori della realtà”, e prendete quella particolare categoria che odia la Chiesa Cattolica.
Hanno l’occasione d’oro per staccare i fedeli cattolici dai pastori.
Hanno l’occasione d’oro per chiudere i conti con le scuole paritarie, dissestandone i bilanci.
Hanno l’occasione d’oro per chiudere i conti con le case di riposo cattoliche (o con le case di riposo tout court, se optano per la deriva eutanasica)
Hanno l’occasione d’oro per diradare le comunità cattolica e per bloccarne le iniziative formative per motivi igienici di contagio.
Hanno l’occasione d’oro per portare l’importanza della Messa al di sotto delle tabaccherie.
Hanno l’occasione d’oro per destabilizzare i bilanci di ogni parrocchia (mesi di mancate questue, mancate offerte, mancate iniziative di autofinanziamento) e del Vaticano.
Se sono espliciti servi di Satana, godono immensamente per le chiese vuote e per i mancati sacramenti pasquali.
Tutto in nome della salute del popolo.
Esagero? No.
Quante volte avete sentito in TV porre la questione di 15.000.000 di italiani a cui è negata una libertà fondamentale, quella di culto pubblico?
Al massimo avete sentito asinate del tipo: «In questo tempo Dio vuole che lo si preghi da casa».
A parte che su una questione del genere interrogheremo semmai un mistico, non un virologo, c’è da ricordare che a Messa si prega, ma la Messa non è una preghiera.
E’ sacrificio, insostituibile.
Mi state togliendo un diritto fondamentale, ma non mi stupisco.
«Una democrazia senza valori si trasforma facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia» (San Giovanni Paolo II)
In Cina hanno preso il neoliberismo e ne hanno fatto un innesto immondo sul comunismo.
In occidente c’è l’azione opposta: hanno pensato che sarebbe bello prendere le metodologie totalitarie e innestarle sulle fatiscenti democrazie neoliberiste.
Tutto molto più semplice, per “lor signori”.
E, se quel che scrivo vi sembra assurdo, vi rispondo: «E’ normale che vi sembri assurdo. Noi uomini normali abbiamo scarsa fantasia».
Giovanni Lazzaretti
giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com
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