Pensiero razionale e pensiero intuitivo

di Franco Mattarella

 

Pensiero razionale e pensiero intuitivo (euristico)

L’essere umano ha una razionalità limitata. Negli ultimi decenni, infatti, la psicologia cognitiva ha dimostrato che è impossibile adottare un pensiero esclusivamente razionale. La mente umana ha incorporato, durante l’evoluzione, una serie di comportamenti intuitivi che hanno consentito all’homo sapiens di sopravvivere in ambienti ostili prendendo decisioni euristicheOggi l’essere umano è immerso in un ambiente meno ostile dal punto di vista fisico, ma più ostile dal punto di vista psichico (sovraccarico informativo e manipolazione mediaticasono infatti ormai alla base della vita quotidiana).

Il pensiero intuitivo è prevalentemente inconscio e questa caratteristica costituisce la sua forza, infatti le sue decisioni sono rapide e, in certe condizioni, efficaci. Possiamo attribuire questa efficacia alle euristiche che lo psicologo Gerd Gigerenzerha definito “veloci e frugali”, dato che consentono di prendere decisioni immediate senza sforzi cognitivi. Ad esempio, è stato sperimentalmente dimostrato dalla psicologa Gitte Landgaardche, quando si guarda per la prima volta un sito web, la mente umana ne dà un giudizio inconscio (positivo o negativo) in 50 millesimi di secondo. Soltanto dopo qualche secondo questo giudizio viene validato dalla coscienza del pensiero razionale che, come un notaio mentale, “mette a verbale” la decisione presa dal pensiero intuitivo.

Ma oltre alle euristiche sono inconsci anche i bias cognitivi, cioè le distorsioni del giudizio che compromettono la correttezza di molte decisioni umane. La natura inconscia di euristiche e bias rende difficile intervenire su di essi: il compito del pensiero critico (critical thinking) è quello di decidere in quali situazioni o compiti si possono lasciare “agire” le euristiche, e in quali altre bisogna sforzarsi di “mitigare” l’azione dei bias impegnando razionalmente il cervello solo in quelle circostanze che richiedono uno sforzo cognitivo.

Nel box qui sotto viene mostrata la composizione dei due modelli di pensiero intuitivo e razionale (two system view), nella rappresentazione fatta dallo psicologo Daniel Kahneman.

Relazione tra euristiche, bias e pensiero critico

Lo psicologo Daniel Kahneman ha scritto che il pensiero razionale è quello che pensiamo di essere. Il pensiero intuitivo, composto da euristiche, articola i giudizi e compie le scelte, e spesso appoggia o razionalizza idee e sentimenti che sono stati generati dal pensiero intuitivo stesso. Ma il pensiero razionale non è lì solo per giustificare quello intuitivo: ci impedisce di esprimere apertamente molti pensieri stupidi e di dare sfogo a impulsi inappropriati, cercando di mitigare l’effetto dei bias cognitivi (ma non sempre ci riesce).

 

Pensiero razionale, pensiero intuitivo e azione dei bias cognitivi

Composizione dei modelli di pensiero intuitivo (sistema 1) e razionale (sistema 2), nella rappresentazione fatta da Daniel Kahneman e tratta dal libro ‘Pensieri lenti e pensieri veloci’

 

Rapporti tra i concetti di manipolazione, credibilità e pensiero critico

 

Test sull’atteggiamento critico

L’influsso esercitato dal sistema mediatico sulla singola persona dipende sia dall’efficacia comunicativa dei media sia dalla vulnerabilità del singolo. La mancanza di fiducia o l’eccesso di fiducia rientrano tra le patologie della credibilità, e si collocano ai due estremi dell’asse della fiducia. In tali patologie le persone possono avere un atteggiamento di sospetto generalizzato o, all’opposto, un atteggiamento di credulità senza limiti.
Il pensiero critico è faticoso ma adagiarsi su un atteggiamento critico carente porta la persona verso uno dei due estremi dell’asse della fiducia.
Per valutare il vostro atteggiamento critico andate alla pagina “atteggiamento critico personale” mediante il seguente pulsante:

 

Tratto da:
http://www.pensierocritico.eu/atteggiamento-critico-personale.html

 

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