Dopo il grande risultato ottenuto nelle ultime elezioni il m5s si trova di fronte a scelte importanti.
Sono scelte che sveleranno la sua vera natura e ne determineranno il futuro.
Chi farà queste scelte? Il capo politico Di Maio, il suo cerchio magico, gli eletti o gli iscritti?
Se la scelta non ricadesse sugli iscritti il M5S si rimangerebbe, ancora di piú, il suo motto “uno vale uno” e la democrazia interna che ha sempre propugnato anche se malamente attuato.
Ma può il M5S lasciare una scelta così fondamentale ai propri iscritti?
Se davvero la sua posizione si é avvicinata a quella delle élite, con i vari incontri di Di Maio con esponenti dell’oligarchia finanziaria, non é chiaro quanto questa scelta sia stata digerita dagli iscritti, né quanto la dirigenza possa influire su una scelta così importante.
Può darsi che si fará apparire come il M5S non abbia scelta, se vuole imporre il SUO governo e non appoggiare quello del Centrodestra, sempre che il PD sia disponibile ad appoggiarlo (ma le élite paiono spingere in questa direzione, e il PD difficilmente si opporrà al volere delle élite).
Ma riuscirà il M5S a rimanere unito se svelerà il suo essere in realtà organico alle élite? In caso contrario si potrebbe creare una spaccatura tra gli eletti che consentirebbe alla Lega di avere l’appoggio della parte più anti sistema del M5S.
É un passaggio delicato, che il M5S potrebbe anche affrontare rifiutando di governare, come fece 5 anni fa, per non allearsi con nessuno, sperando in un risultato ancora migliore alle prossime elezioni.
Certo la paura di un governo a guida Salvini, per le élite, é grande perché potrebbe rompere parecchi equilibri, e infatti i media mainstream continuano a spingere verso un governo M5S-PD. Ma che ne penserà la base del M5S, i suoi iscritti e i suoi elettori? Sta per arrivare il momento della verità, per il M5S, che non può più nascondersi. I suoi iscritti conteranno qualcosa in questo processo?
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