… sia necessario per evitare i “voltagabbana” nel Parlamento.
L’articolo precedente: Contratto di governo e “vincolo di mandato”, ha suscitato qualche perplessità sul tema delle “migrazioni” dei nostri parlamentari che, eletti in una lista elettorale, poi si spostano in un altro gruppo, “cambiano casacca”, tradiscono, vanno in un altro partito.
Il che, si capisce, è un problema serio.
Mettiamoci il naso in profondità, nella questione, e cominciamo con il rinfrescare la memoria su quello che è (anzi, purtroppo, diciamo: quello che “dovrebbe” essere) un “corretto rapporto di rappresentanza democratica”:
Io cittadino sono LIBERO di scegliere con il mio voto QUELLA PERSONA che mi sembra più adatta a rappresentarmi nelle Istituzioni.
Se poi opera male, NON LO VOTO PIU’. E tutto tornerebbe. Fine della questione: è così che si dovrebbe risolvere, democraticamente, la questione dei “voltagabbana”.
Una volta, in Italia, era abbastanza così.
Poi ci siamo distratti (siamo stati distolti) e le cose sono peggiorate, drasticamente.
NOI NON POSSIAMO PIÙ SCEGLIERE LE PERSONE CHE CI RAPPRESENTANO !
Questa cosa è gravissima.
Nella legge elettorale, per rispettare il diritto di scelta del popolo, dovrebbe essere eletto sempre e solo il candidato che ha ricevuto più voti personali (LE PREFERENZE).
Lo capisce anche un bambino (se glielo racconti).
Purtroppo, lo hanno capito bene certi capi partito, che hanno cambiato le leggi elettorali.
Da molti anni a questa parte, infatti, la possibilità di SCEGLIERE LIBERAMENTE I NOSTRI RAPPRESENTANTI CI E’ STATA TOLTA, e le oligarchie nei partiti se la sono auto assegnata, ma è stato fatto in modo che l’immaginario collettivo non se ne potesse rendere conto, mentre succedeva.
Come è successo? Mentre ci raccontavano di terroristi, di crisi mondiali, di globalizzazione e della urgente necessità di “fare qualcosa” sono arrivate leggi elettorali incostituzionali fatte in nome della “GOVERNABILITÀ, ma scritte fitte fitte che non ci capisci un tubo, che hanno assegnato ai partiti e non più ai cittadini il diritto di scegliere L’ORDINE con il quale i candidati vengono eletti (e, fra l’altro, hanno chiuso le porte in faccia ai nuovi partiti che vorrebbero nascere).
Noi scegliamo il partito (e in realtà neanche questo è vero) e loro scelgono le persone, in base all’ordine con il quale sono inseriti nelle liste, in base ai meccanismi che ripartiscono i seggi in “Circoscrizioni e Collegi elettorali” (sappiamo cosa sono e come vengono definiti?) in base ai meccanismi che premiano i partiti, le coalizioni… e che sbarrano la strada alle novità.
Provate a leggere una legge elettorale : fa bene alla salute (psichica e democratica) sforzarsi di capire.
Domandiamoci ora : quali sono I CRITERI DI SELEZIONE che un capo partito usa per scegliere le persone?
Sono quelli classici della “cooptazione”, usati da tutte le oligarchie della storia umana (conoscere questi criteri aiuta anche a capire come possano essere succedute cose così squallide, nella storia umana). Vediamoli:
Il primo criterio, in assoluto, è la fedeltà (n.b.: non la “lealtà”, che questa è una cosa seria; bensì la fedeltà, che è “cieca”)
Il secondo è la capacità di “incantare gli elettori”
il terzo è la capacità di “ingoiare in silenzio”, quando è necessario anteporre gli interessi del partito a quelli generali
Il quarto è la capacità di fare l’e cose “anche” nell’interesse delle categorie sociali più numerose (serve a prendere voti)
l’interesse del Paese … beh, si capisce: viene dopo
diciamo che “una certa incapacità di capire bene quello che succede” ma anche una certa disponibilità ad essere attratti dai famosi “privilegi di casta”) … aiuta ad essere scelti
Forse, ragionando su questi meccanismi, capiamo un po’ meglio perché abbiamo la sensazione che la stra grande maggioranza dei parlamentari non siano proprio persone… all’altezza del compito.
Ora torniamo ai nostri “voltagabbana”
Sempre ragionando sulle conseguenze delle leggi maggioritarie, scopriamo che se siamo convinti che la democrazia sia il volere della maggioranza (e purtroppo oggi lo siamo), diventa “normale” la compravendita di deputati e senatori: serve a “costruire maggioranze”!
Se invece ci ricordassimo che la democrazia NON è l’imposizione a tutti della volontà della maggiorana …
(non è colpa nostra: come funziona il rapporto fra il diritto e la democrazia NON CE LO INSEGNANO A SCUOLA)
… ma è :
LA RICERCA DI UNA UNA SINTESI FRA POSIZIONI DIVERSE, volta a superare le visioni di parte, in nome di UN SUPERIORE INTERESSE COMUNE
allora ci salterebbe agli occhi che NON CONTA LO SCHIERAMENTO DEL SINGOLO DEPUTATO in questo o quel partito, ma contano le sue idee e la sua capacità di tenere come riferimento fisso delle sue scelte, il bene del paese.
In Svizzera, che la democrazia la pratica da settecento anni, non esiste proprio il concetto di “maggioranza parlamentare”: il governo è spesso espressione di tutti i partiti, ed ottiene la fiducia perché ogni partito propone le sue persone migliori (non le più fedeli!)-
Lo capisci che, in una “cultura” così concepita, il voltagabbana non può proprio esistere?
Considerazione personale
Se un parlamentare, eletto nel partito che ho io ho votato, cambiasse casacca perché il partito nel quale è stato eletto si ostina a sostenere una di quelle leggi porcate che continuano a calpestare la nostra sovranità ed i nostri diritti, ebbene io sarei stra felice, e lo rivoterei di sicuro.
SI può tradire il partito (il termine non è adeguato), ma si può tradire il popolo ed il paese, e questo è decisamente più grave. E’ molto più grave.
RIFLETTI : il vincolo di mandato lega a filo doppio il parlamentare al partito …e lo scioglie dal vincolo con il popolo.
Se vuoi davvero punire un mascalzone (che è sicuramente cosa buona e giusta), perché cambia casacca per interesse personale, allora devi pretendere una diversa legge elettorale.
Ed anche una diversa organizzazione dei partiti (ma questo è un altro capitolo).
Conclusione
E’ IMPORTANTE AVERE UNA LEGGE ELETTORALE CHE TUTTI I CITTADINI POSSANO CAPIRE, CHE SIA SENZA TRUCCHI, CHE CI RICONSEGNI IL DIRITTO PIENO DI SCEGLIERE LE SINGOLE PERSONE CHI CI DEVONO RAPPRESENTARE.
CI STIAMO LAVORANDO
Guido Grossi
Presidente Confederazione Sovranità Popolare
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