E’ pazzesco leggere cotanta ipocrisia interessata, condita da menzogne varie, in Italia. Menzogne dette nel caso da professionisti, ossia mescolando bugie e piccole verità , evitando di spiegare i dettagli, che invece sono dirimenti. Diciamolo: l’imposta patrimoniale “alla Svizzera” richiamata da Carlo Debenedetti nei fatti in Italia c’è già! Ma la cosa impressionante è che in Italia c’è anche la cd. imposta sui Paperoni, di cui il Debenedetti si avvale ma che tace, che fa pagare pochissimo di tasse alle super-elites, a forfait 100’000 euro all’anno e nulla più, a prescindere se uno ha redditi esteri e/o patrimoni miliardari: è la tassa “sul genere” più bassa del mondo occidentale esclusa Montecarlo!
Sappiate che cd. tassa sui Paperoni italiana addirittura esenta dalla successione, una vera legge scandalo fortemente voluta da Matteo Renzi – anche Davide Serra di Algebris, dove lo steso Renzi era consulente, sembra aver aderito, ndr -. Scandalo che fa il paio con quello di Amazon, Google ecc. che pagano in Italia solo 42 milioni di euro di tasse all’anno. NIENTE. Ma questo Debendetti lo tace. Come tace che la sua “imposta sui Paperoni” da 100’000 euro anni (niente, per chi come lui possiede centinaia di milioni di patrimonio e milioni di redditi esteri) lo metterà al riparo da qualsiasi imposta patrimoniale futura, anche quella da lui richiamata sopra: della serie, chiedo la patrimoniale per gli altri, tanto io non la pagherò!
Non capisco come gli italiani non siano ancora scesi in piazza contro una iniquità del genere. Anzi contro una presa in giro del genere. E non capisco nemmeno come tutti i partiti politici – ipotetica opposizione inclusa – tacciano questa immane follia, che vede come beneficiari i grandissimi nomi italiani, guardate anche ai proprietari di club di calcio italici ed a stirpi ex-automobilistiche nazionali per capirci.
In casi del genere, folli e inaccettabili, c’è solo una cosa da fare: spiegare i fatti. Sarete schifati quando li capirete, i fatti; che poi l’indignazione porti eventualmente ad altro non mi è dato sapere.
La tassa patrimoniale in Svizzera
Or dunque, sappiate la tassa patrimoniale svizzera si chiama “tassa sulla sostanza” ed esiste da più di 100 anni. Durante la guerra mondiale fu imposta anche una imposta straordinaria, tanto per farvi capire come sia la norma tale imposta. Essa si applica a tutti gli averi finanziari e immobiliari calcolati “a valore catastale” (che di norma sono un po’ più bassi di quelli commerciali, ndr) MA AL NETTO DEI DEBITI (ossia, se si ha una ipoteca residua questa viene detratta dal valore catastale, mentre gli interessi vengono sempre dedotti dal reddito imponibile al 100%).
Il problema che Carlo Debenedetti NON vi ha però citato è che l’imposta patrimoniale in Italia c’è già e si chiama sugli averi finanziari italiani “imposta di bollo” e vale lo 0.2% del patrimonio investito. Mentre sui depositi esteri investiti si chiama IVAFE e vale sempre lo 0,2%.
Sugli immobili italiani invece c’è l’IMU, che vale circa l’1% del valore catastale che ormai coincide o è anche superiore a quello catastale – escludendo le dimore di pregio che normalmente vengono catastalmente valutate molto meno di quanto valgono sul mercato, come quelle dove di norma vivono le presone come Carlo Debenedetti – ma con esenzione prima casa. Mentre per gli immobili posseduti all’estero dai in Italia esiste una tassa devo dire pazzesca in Italia di cui nessuno parla, si chiama IVIE: è pari addirittura allo 0,76% (!!! non lo 0,2%, ma 4 volte tanto !!!) del valore catastale degli immobili detenuti all’estero dai residenti italiani.
Come bene capite, al netto della esenzione prima casa, considerando che in Svizzera e in tutto il resto del mondo l’imposta sugli immobili viene pagata AL NETTO DELL’IPOTECA RESIDUA, in Italia la tassazione patrimoniale è già ben presente ed è anche elevatissima rispetto all’estero, soprattutto sugli immobili.
Ma, chiediamoci, a quanto ammonta l’imposta patrimoniale Svizzera rcichiamata da Debenedetti, in % sul patrimonio finanziario+immobiliare? Ben ricordando che in Svizzera si possono detrarre TUTTE LE IPOTECHE RESIDUE CHE GRAVANO SUGLI IMMOBILI MESSI IN DICHIARAZIONE…
Ecco la tabella:
Imposta sulla sostanza – Fonte: LINK
Come vedete fino a 100’000 CHF di sostanza ossia di patrimonio, praticamente in Svizzera non si paga nulla di tasse sulla sostanza, in media lo 0.02%. Da 100’000 a 200’000 si paga invece la metà dell’Italia, in media lo 0,11%. Da 200’000 a 500’000 CHF si paga invece circa come in Italia, lo 0.24%, ben ricordando che in Svizzera si possono dedurre tutte le ipoteche residue; capite dunque che l’imposta con deduzioni viene abbattuta di molto. Ossia per un patrimonio di 500’000 CHF, facendo la media degli scaglioni, mediamente si paga circa lo 0,17%, MENO DELL’IMPOSTA DI BOLLO [imposta patrimoniale] ITALIANA. Dunque, Debenedetti sta dicendo che per patrimoni fino a 500’000 si dovrebbero abbassare le tasse sul patrimonio italiane, applicando le aliquote svizzere…
DUNQUE C’E’ LA FREGATURA!
E’ infatti abbastanza ricorrente che, avendo immobili a reddito, la sostanza sia negativa nella Confederazione, in quanto il valore catastale è di norma leggermente inferiore di quello commerciale.
Faccio anche presente che dal 2021, quando dovrebbe essere inserita detta imposta patrimoniale anche in Italia secondo la proposta di Carlo Debenedetti, chi paga l’imposta a forfait svizzera, del tutto simile a quella italiana sui Paperoni, pagherà anche l’imposta patrimoniale elvetica, ossia l’imposta sulla sostanza. Mentre quelli come Debenedetti che hanno aderito alla legge sui Paperoni in Italia continueranno a NON pagare assolutamente nulla sul loro patrimonio!
In breve, la conclusione quale è?
Semplicemente che è l’Italia il più grande paradiso fiscale per chi ha patrimoni miliardari. Mentre la povera gente, l’idraulico di turno, viene tartassato dal fisco! E mentre le tasse per la povera gente sono altissime. Mentre la Svizzera sembra un paradiso fiscale ma solo per chi ha redditi bassi, (ad es. sui redditi, per 50’000 CHF di reddito annuo la media della tassazione svizzera è attorno al 9%, mentre in Italia è circa il 30%!). Mentre chi ha redditi alti paga molto e senza esenzioni, come invece è il caso in Italia nei casi qui citati. Vedete come è diversa la realtà da come ve la dipinge Debenedetti…
Ecco dunque la geniale trovata di Debenedetti E DI TUTTI QUELLI CHE LUI NEI FATTI RAPPRESENTA (anche gli eredi Agnelli?): fare pagare la povera gente un’imposta patrimoniale elevatissima sui patrimoni, sebbene oggi tale imposta patrimoniale esista già. Ed esentare quasi del tutto invece chi ha centinaia di milioni di euro di capitale!
Follia!
Il “ritorno al futuro” dell’Italia… : verso Don Rodrigo. O il Marchese del Grillo, che è uguale, solo più simpatico…
Tralascio poi il caso a dir poco spregevole dell’art. 134 del Decreto Rilancio – taciuto anche e soprattutto dalle opposizioni – che permette alle Srl di NON pagare l’IVAFE per i depositi investiti all’estero se superiori a 7 milioni di euro di patrimonio. Tradotto: uno che ha ad es. un miliardo di patrimonio, basta lo versi nei conti di una sua srl creata ad hoc e investa in un conto all’estero: risparmierà lo 0,2% su 993 milioni di euro, ossia circa un paio di milioni di tasse…
E gli italiani zitti, non si oppongono a cotanto declino. Anzi, a cotanta presa in giro.
Alla fine vuol dire che agli italiani va bene così. E’ precisamente per questo motivo per cui molti emigrati preferiscono far si che la propria prole non abbia passaporto italiano pur potendo magari accedere a tale privilegio/incombenza futura. Proprio perchè cotante assurdità interessate in molti ritengono non siano accettabili; ossia non sembra salutare far crescere i figli in cotanta asimmetria interessata, poi crescono male.
Inutile girarci attorno: l’Italia è il luogo dove pagano solo i plebei. Come ebbe a dire il famoso Marchese del Grillo, che nella parlata (e non solo) mi sembra tanto un professore romano che si diceva sovranista (bah), cito: “Io so’ io e voi non siete un c….“.
Sta a chi è attaccato difendersi.
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