Joseph Stiglitz a Giovanni Floris: L’EURO NON FUNZIONA

Condividiamo questa intervista rilasciata a Giovanni Floris dal premio nobel per l’economisa Joseph Stiglitz.
Stiglitz è estremamente critico sull’euro.
Tuttavia, a nostro giudizio, probabilmente non si rende conto della difficoltà politica di “riformare l’euro” a livello europeo.


Floris: «L’euro funziona, sì o no?»

Stiglitz: «No!»

Floris: «Quali sono le ragioni?»

Stiglitz: «Quando hanno creato l’euro, hanno praticamente sottratto [agli Stati] due degli strumenti più importanti di aggiustamento. Quando per esempio c’è uno shock economico, bisogna aggiustare l’economia.
Hanno sottratto [agli stati il controllo de] il tasso di interesse e quello del cambio. [cioè la politica monetaria e la politica valutaria]
Però non li hanno sostituiti con nulla. E ancora peggio: hanno legato le mani dell’Europa.
Tutti questi problemi…
Non si può avere un deficit superiore al 3% o un indebitamento rispetto al PIL superiore al 60%…
Quei numeri sono stati inventati, non sono basati sulla scienza economica».

Floris «Che conseguenze ha?»

Stiglitz: «Le conseguenze sono che quando l’euro è stato creato, [lo era stato] per promuovere la prosperità, il benessere, la convergenza… E tutto questo avrebbe ancora di più unito i paesi dell’Eurozona.
È stato il contrario: stagnazione, divergenza, i più ricchi si sono arricchiti e i più poveri si sono impoveriti.
Ci ha guadagnato la Germania e ci ha perso l’Italia.
Il sistema ha un grande beneficiario singolo ed è la Germania.
La Germania davvero ha questa eccedenza [commerciale] incredibile: esporta più delle importazioni e questo fa progredire la sua economia. Tuttavia il risultato di tutto questo è l’indebolimento del resto d’Europa».

Floris: «A questo punto però l’euro c’è. Cosa dovrebbe fare l’Italia?
Lei sa che c’è un grande dibattito? Ci sono partiti che hanno molto consenso, ha sentito anche qua il consenso contro l’euro?  Che propongono di uscire dall’euro? Cosa succederebbe se l’Italia uscisse dall’euro?»

Stiglitz: «Beh vede… La decisione di… In effetti venir a far parte [dell’euro] è diverso da quello di uscire. Se me l’avesse chiesto prima io avrei detto: “Non fatelo”».

Floris: «Però ce ne siamo dimenticati di domandarglielo, ormai ci siamo».

Stiglitz: «Ma infatti, ci siamo. Ormai ci siete dentro e dovete capire che ci sarà un costo per tutto questo. E lo si pagherà con il costo della vita. Ma la soluzione migliore è quella di fare una riforma dell’Eurozona.
Il vero problema è la struttura dell’Eurozona stessa, è questo che deve essere l’oggetto della riforma.
L’economia non è difficile, i numeri neanche, nel mio numero io spiego esattamente che cosa si possa fare.
Di fatto non è niente di straordinario… Come si dice, no? I numeri sono chiari, ma è la politica il problema.
E la domanda da farsi è: “E’ possibile in effetti avere un assenso della Germania nell’Eurozona per le riforme necessarie?”»

Floris: «E’ possibile? Dal momento che ci guadagna nell’euro messo così, verrebbe da pensare che non sarà tanto disponibile a riformare…»

Stiglitz: «Beh, sì. Io credo che però possa essere possibile, nel senso che loro dovrebbero rendersi conto che se c’è uno hiatos dell’Eurozona, ebbene ci saranno anche grandi costi da sopportare e quindi il loro interesse è quello di tenere e mantenere l’Eurozona.
Di fatto i tedeschi sono stati decisamente molto riluttanti nell’attuare le riforme necessarie, quindi ci sono delle estensioni di tutto questo. Dovrebbero in effetti essere per il successo dell’euro ma fino a questo momento si sono imposte tutta una serie di riforme che non sono quelle necessarie per aver successo».

Floris: «Senta professore, torniamo all’ipotesi dell’uscita dell’Italia. Ci dice dal punto di vista tecnico cosa succederebbe, se l’Italia di punto in bianco uscisse dall’euro senza questo percorso di riforma?»

Stiglitz: «Beh, vede… Si ritorna ad avere il tasso di cambio che avevate prima, potete avere un euro italiano magari insieme ad altri paesi perchè ci sono molti che si lamentano, molta infelicità tra i membri dell’Eurozona e una delle cose che discuto nel mio libro è quella della possibile creazione di una, due o tre zone di valuta diverse. Uno dei problemi è che quanto si pensa dell’economia in Germania è diverso da quanto pensa il resto del modo. ll resto del mondo pensa che quando un economia è debole bisogna stimolarla.
L’austerità non ha mai funzionato e comunque si continua ad andare verso questa austerità e a volerci stare dentro. Se invece si opera con altri paesi che hanno lo stesso punto di vista economico, è possibile creare per esempio una piccola zona fra meno paesi che potrebbe funzionare».

Floris: «Staremmo meglio? Staremmo peggio? Le chiedo la sintesi che ha avuto in precedenza. Senza l’euro staremmo meglio o staremmo peggio?»

Stiglitz: «Beh, vede… Quando si lascia la zona dell’euro si avranno problemi, certo. Il problema però è se non si attua la riforma dell’euro le prospettive di crescita potrebbero essere assai buie.
Se io, per esempio fossi, in Grecia e mi ponesse questa stessa domanda la risposta è assolutamente chiara. La Grecia ha avuto una depressione, una vera e propria depressione peggiore della grande depressione degli Stati Uniti, il PIL è del 25% inferiore di quanto non lo fosse prima della crisi, il tasso di disoccuapzione 25%, 50% quello della disoccupazione giovanile la maggior parte dei giovani se ne sono andati via dal paese non c’è futuro. Il sistema sanitario è devastato la Grecia sta diventando come un paese del terzo mondo allora se paragonassimo quel tipo di prospettive da qui in poi anno dopo anno, dopo anno ci viene da dire: andarsene dall’euro non potrebbe esser nulla di peggio.»

Floris: «Lei sa professore che le sue teorie in europa hanno molto credito, hanno molto credito anche in Italia, vengono portate avanti anche da partiti che uno penserebbe lontani dal suo pensiero. Ad esempio c’è la lega di Salvini che è una destra molto forte in Italia, c’è anche il Movimento 5 Stelle, che ora ha un importante rappresentante. Il Movimento 5 Stelle verrà a commentare la sua intervista, lei conosce l’effetto politico che hanno le sue teorie economiche in Europa?»

Stiglitz: Beh, vede… E’ stato davvero un problema questo perchè in Francia ad esempio la Le Pen ha dato credito al mio libro e non abbiamo bisogno di amici di questo genere e ho già spiegato che io credevo che l’euro fosse un mezzo per raggiungere un fine, migliore prosperità, migliore solidarietà, lo scopo era quello di promuovere il progetto europeo.
Noi abbiamo confuso il mezzo con il fine quindi ora l’euro ha esattamente lo stesso effetto che è quello contrario. La Le Pen vuole distruggere l’Unione Europea, io credo che il progetto europeo sia molto importante, io credo che l’integrazione dell’europa sia importante ma dal punto di vista dell’unione monetaria condividere lo stesso tipo di… la stessa valuta non dovrebbe essere confuso con il progetto europeo.
Insomma che sia un pezzo di carta che sia una moneta non bisogna lasciare che questi minacciono il progetto europeo quindi bisogna essere chiari su ciò che è importante, i valori dell’Europa sono importanti, la condivisone in europa, l’integrazione europea.
Però una unica divisa, una unica valuta non è di per se importantissima e se ciò interferisce con tutti gli altri obiettivi bisogna ripensare il ruolo dell’euro.
La prima cosa sarebbe proprio quella di attuare una riforma dell’euro ora».

Il video dell’intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=g5h8fLC3JfE&fbclid=IwAR2yCDZloar9o1xqabjZwMRgV02moqxvO2MCxRNJrvAd_PUzOfEIeKzaSTY

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