Nessuno ci regala la Democrazia. Non dobbiamo vivacchiare, ma vivere

di Davide Gionco

La nostra povera Italia, quante cose che non vanno…
I politici che rubano (piove, governo ladro!), la mafia, il degrado ambientale, la disoccupazione, la povertà, le troppe tasse…
Eppure le cose continuano a non cambiare, nonostante le molte lamentele, nonostante tutti gli italiani sia convinti che sia facile fare meglio di chi ci governa. Lo pensavano anche quelli del Movimento 5 Stelle: mandiamo in Parlamento delle persone normali, per bene, e tutto cambierà in meglio.

La realtà ci dimostra che non è andata così.

Il fatto è che la Democrazia non ce la regala nessuno. La grandissima parte degli italiani si lamenta, ma poi non muove un dito per tentare di cambiare le cose.
Alcuni non vanno nemmeno a votare. E’ certamente vero che la scelta non è un gran che, ma l’espressione di un voto chiaro dei cittadini può lanciare dei segnali chiari alla classe politica. Se neppure si vota, non riceveranno neppure quei segnali.
E poi, quando si vota, molti italiani non fanno nemmeno la fatica di informarsi sulle possibili alternative. Se oggi si candidassero, al di fuori dei partiti “famosi”, degli statisti del calibro di Alcide De Gasperi e Aldo Moro, molto probabilmente non verrebbero neppure eletti. Proprio loro che avrebbero le capacità per davvero salvare il nostro povero paese.
Anzi: probabilmente personaggi del genere non troverebbero neppure posto nelle liste dei candidati. Sì, perché neppure chi ha il potere di decidere le candidature ha interesse a sapere se quelle persone hanno delle competenze oppure no. A loro interessa molto di più avere degli yes-men o persone che sappiano docilmente obbedire al capo di partito.

Molti italiani di quelli che si lamentano neppure si occupano di politica. Frequentano i social mettendo i LIKE su foto di gattini o sul video musicale del momento. Meglio non parlare di politica, perché se no si finisce a litigare…

E poi: perché fare fatica a tentare di cambiare le cose? Tanto è inutile, nulla mai cambierà…

Il beato Pier Giorgio Frassati scriveva “non dobbiamo vivacchiare, ma vivere”.
La Democrazia non ce la regala nessuno, non è cosa per persone pigre o paurose, che hanno paura di stancarsi o di rischiare per ottenere dei diritti fondamentali.
Quel poco di Democrazia che l’Italia aveva ottenuto nei decenni del dopoguerra era stato conquistato a duro prezzo, con le lotte dei partigiani, con l’esilio o il confino di quelli che sarebbero poi stati i leader politici.

Se oggi l’Italia va così male non è soprattutto “per colpa” di una classe politica inetta e corrotta, ma soprattutto “per colpa” di troppi cittadini che hanno preferito restare comodi a curarsi degli affari propri, perché impegnarsi per contrastare i soprusi dei vari poteri forti (partiti, massoneria, mafia, multinazionali, ecc.) era troppo faticoso, perché è rischioso mettersi contro chi detiene il potere, mentre è più semplice adeguarsi al potere, cercando di trarne dei piccoli vantaggi personali. O, addirittura, di entrarne a fare parte. E chi se ne frega di quello che accadrà agli altri, che non sono stati abbastanza furbi per accordarsi con chi detiene il potere.

Se molti di noi non si interessano di politica, certamente la politica si interessa di noi.

Se in questi mesi abbiamo registrato decine di migliaia di morti causa carenza delle strutture sanitarie è perché anni fa, quando qualcuno ha deciso di tagliare la spesa sanitaria per decine di miliardi, quando qualcuno ha deciso di mettere il numero chiuso alle facoltà di medicina (formare un medico costa…), quando qualcuno ha firmato accordi con le multinazionali del farmaco, troppi pochi cittadini hanno protestato.

Se ogni anno di più aumenta il numero dei poveri
1) prima causati dalla chiusura delle fabbriche che si delocalizzavano all’estero
2) poi causati dal sistema “Amazon” e della grande distribuzione, che fa concorrenza sleale ai piccoli commercianti
3) quindi causati da un aumento insostenibile della tassazione, per rispettare i “parametri” delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea
4) e infine causati dalla chiusura forzata di interi settori produttivi, senza adeguate compensazioni economiche governative, a motivo della crisi sanitaria del covid-19

se tutto questo è avvenuto è perché la “politica” si è interessata a noi, imponendo regole che garantivano gli interessi di pochi, ai danni di molti, quelli che non avevano tempo di occuparsi della politica.

La società Blackrock, che raccoglie fondi di investimento a livello globale, ha un portafoglio di quasi 8’000 miliardi di dollari, pari a 5 volte la ricchezza prodotta in un anno in Italia.

BlackRock's $7 trillion in AUM built on passive and ETFs

Questi fondi vengono investiti per assicurare delle rendite agli investitori. E, ovviamente, le massime rendite sono garantite quando si convincono i governi a impoverire la popolazione, trasferendo le ricchezze raccolte agli “investitori”.

Tu che leggi questo articolo, non restare con le mani in mano, non accontentarti di mettere un inutile “like” sui social.
Dobbiamo vivere, combattendo come leoni per liberarci. Non possiamo limitarci a vivacchiare sperando che, per chissà quale fortuna, le cose vadano meglio senza che noi ci impegniamo per cambiarle.

Chi intende fare qualcosa di concreto per salvare se stesso, i propri figli ed il proprio paese, si metta a disposizione e ci contatti: segreteria@sovranitapopolare.it

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