Consigli di economia domestica: come risparmiare sul riscaldamento in una casa di proprietà

di Davide Gionco

Una delle voci più importanti nell’economia domestica di una famiglia sono le spese per il riscaldamento invernale.

Presentiamo un elenco di buoni consigli finalizzati a ridurre le spese per riscaldamento.

In questa primo articolo diamo dei consigli di validità generale, dedicando alla seconda parte i consigli per chi, vivendo in un condominio, non ha la stessa libertà di azione.

Alcuni consigli sono probabilmente noti, altri meno.

Classe energetica dell’edificio

Nel caso in cui doveste acquistare una nuova casa o stipulare un contratto di affitto per una casa dotata di riscaldamento autonomo, è fondamentale valutare la classe energetica dell’immobile.
A seconda delle classi energetiche i consumi variano di molto.

Con un prezzo medio del gas metano, attualmente, dell’ordine di 0,10 €/kWh con un appartamento di 100 mq in un edificio di classe G si può arrivare a spendere 1’600 euro l’anno, mentre se l’edificio è di classe B la spesa si riduce a circa 480 euro l’anno, con un risparmio di 1’120 euro l’anno.
Se consideriamo di utilizzare quella casa per 20 anni, il conto è piuttosto salato, con una differenza di 22’400 euro fra la classe B e la classe G.
Questo significa che per un edificio di classe B possiamo convenientemente accettare di spendere fino a 15’000 euro in più all’acquisto o, nel caso di affitto, possiamo convenientemente accettare di pagare 70-80 euro in più al mese di affitto.

Le cifre indicate sono dei valori medi, in quanto i consumi di gas (o di altro combustibile) variano a seconda della località e di altri fattori che solo un professionista può valutare correttamente. Il consiglio che diamo è di non sottovalutare la classe energetica prima di andare ad abitare una nuova casa. Investire 200-300 euro per verifiche di un professionista potrebbe evitarci di buttare via denaro per i decenni successivi.

 

Tariffa del gas

Oggi il mercato del gas è liberalizzato, per cui ci troviamo di fronte a molti venditori, ciascuno con tariffe migliori o peggiori.
Pare scontato rivolgersi ai fornitori con le tariffe migliori. Tuttavia dobbiamo anche considerare che ci sono società più corrette e meno corrette, con contratti che prevedono tariffe convenienti solo per un certo periodo di tempo, dopo di che aumentano.

In questo caso non diamo un consiglio tecnico, ma di buon senso: è più facile avere a che fare con una società fornitrice di energia piccola e dal volto umano (sportelli sul territorio, impiegati che rispondono al telefono) piuttosto che con grandi società (tipo quelle che fanno pubblicità in TV) che puntano al grande business, per i quali siamo solo dei numeri e che quando avete bisogno di contattarli (magari a causa della fatturazione di importi non dovuti) vi mettono di fronte ad un risponditore telefonico automatico o a un call center basato a Tirana.

Esistono dei gruppi di acquisto di consumatori che, insieme, riescono a spuntare buone tariffe e nello stesso tempo hanno la forza per farsi rispettare dal fornitore.

Gas o gasolio?
Il gas oggi è meno costoso e la sua combustione produce una quantità inferiore di CO2 rispetto al gasolio. Per questo motivo, oltre a ridurre l’impatto sull’effetto serra, l’uso del gas tendenzialmente rischia di subire meno tassazione sulle emissioni di gas serra.

L’uso di legna (pellets o altro) può andare bene solo in certi casi, il discorso è complesso da trattare in un articolo.

 

Isolamento termico di solai e pareti

Se siete proprietari dell’immobile e pagate il riscaldamento sulla base del reale consumo, avete la possibilità di ridurre il consumo per riscaldamento migliorando l’isolamento termico.

La realizzazione di un completo isolamento termico può trasformare un edificio di classe G in un edificio di classe B o C, consentendo per un appartamento di 100 mq di risparmiare 1’000-1’200 euro l’anno sulla bolletta del riscaldamento.

Il costo della posa di un nuovo strato isolante può variare di molto a seconda delle situazioni. In alcuni casi il lavoro lo possiamo fare da soli, se si tratta di posare dei pannelli di polistirene rigido o dei materassini di lana minerale sul pavimento del sottotetto. Per chi abbia un minimo di competenze di bricolage anche il montaggio sul soffitto di un piano interrato è relativamente semplice, tramite utilizzo di tasselli.
Per la posa sulle pareti esterne, invece, conviene rivolgersi a delle imprese edili, in quanto potrebbero occorrere dei ponteggi, e in quanto sarà necessario fare un nuovo intonaco della facciata, tinteggiarla, modificare i davanzali, i pluviali, ecc.
Conviene interpellare anche un architetto, sia per assicurare che la nuova facciata sia esteticamente gradevole, sia per definire correttamente dei dettagli costruttivi, come l’isolamento di eventuali ponti termici.

In linea generale non si tratta di investimenti altamente remunerativi, dato che i tempi di ritorno sono dell’ordine dei 10-15-20 anni, a seconda della complessità dell’intervento.
Tuttavia dobbiamo considerare che: 1- da diversi anni esistono sgravi fiscali pari al 65% dell’importo dei lavori, per cui i tempi di ritorno si riducono a 4-8 anni; si tratta di un investimento senza rischi, in quanto il rendimento non dipende dall’andamento dei mercati finanziari (e in genere il costo dell’energia tende ad aumentare nel tempo); si tratta di un investimento duraturo: se l’intervento è tecnicamente ben realizzato, la durata dell’isolante è di 50 anni, per cui i benefici verranno goduti per lungo tempo.

 

Cambio dei serramenti

Se avete dei serramenti vecchi, con vetro singolo e con scarsa tenuta alle infiltrazioni d’aria (i famosi “spifferi”), probabilmente sarebbe conveniente sostituirli con dei nuovi serramenti, ad alta tenuta alle infiltrazioni e con vetro doppio o triplo (consigliato se vivete in località particolarmente fredde).

Se i serramenti sono più recenti la valutazione è più complessa e converrebbe che venisse fatta da un professionista.

Gli effetti dell’intervento sono analoghi a quelli dell’isolamento termico dell’edificio, così come i tempi di ritorno dell’investimento, riducibili se si ricorre alle detrazioni fiscali del 65%.

Se avete delle grandi superfici vetrate diventa importante valutare anche il grado di trasparenza dei vetri, tecnicamente chiamato “fattore G”. Questo perché un edificio ben isolato si comporta un po’ come una serra: l’energia solare entra per irraggiamento attraverso i vetri, ma poi viene trattenuta all’interno grazie al potere isolante. Se avete grandi superfici vetrate, l’uso di vetri più trasparenti, anche se più costosi, potrebbe risultare vantaggioso.

 

Cambio di caldaia

L’utilizzo di caldaie nuove ed efficienti, del tipo a condensazione, consente di risparmiare fino al 15-20% l’anno rispetto ad una caldaia vecchia ed inefficiente.
Anche per questi interventi sono previsti degli sgravi fiscali.

Maggiori efficienze possono essere ottenute installando delle pompe di calore, tuttavia queste risultano veramente convenienti solo se avete un sistema di riscaldamento a pavimento e se il vostro edificio è già ben isolato (pareti, solette e finestre).
Se avete una casa mal isolata e con riscaldamento a radiatori, lasciate perdere, non è conveniente.

 

Termoregolazione

Economie importanti sono possibili grazie ad una corretta regolazione della temperatura ambiente.

Considerate che in una località del Nord Italia con una temperatura esterna media invernale di 5 °C ogni grado in più rispetto ai 20 °C previsti dalla legge significa un aumento del 6,5% dei consumi annui per riscaldamento.
Per questo motivo conviene dotarsi di sistemi efficienti di controllo della temperatura ambiente: un termostato, meglio se uno per ambiente. Valvole termostatiche o motorizzati sui corpi scaldanti.

Una volta che siete in grado di controllare la temperatura degli ambienti, potete decidere di riscaldare meno alcuni ambienti che utilizzate poco o magari di tenere in casa 19 °C al posto di 20 °C, indossando un maglione più spesso, che vi consentirà di risparmiare 100 euro per la stagione di riscaldamento, che potrete utilizzare per altri scopi.

 

Acqua calda sanitaira

Anche l’installazione di pannelli solari termici è fra gli interventi per i quali è possibile ottenere degli sgravi fiscali, tuttavia i vantaggi che un impianto solare termico può portare ad un impianto di riscaldamento sono praticamente nulli.
I pannelli solari termici consentono di risparmiare una parte del combustibile per la produzione di acqua calda sanitaria (che pesa il 15-20% sui consumi annui di combustibile).

Generalmente l’investimento non è conveniente dal punto di vista puramente economico, neanche ricorrendo agli sgravi fiscali. Si tratta di una scelta che deve essere motivata soprattutto da ragioni ambientali, consentendo di garantirci parte dell’acqua calda sanitaria grazie all’energia del sole.

La produzione di acqua calda sanitaria fatta con boiler elettrico, invece, è particolarmente costosa dal punto di vista economico. Per questo è sempre consigliato passare ad una produzione a gas o ad altre tecniche mene energivore.

 

Altri interventi

Abbiamo esposto in questo articolo le principali azioni di risparmio energetico alla nostra portata.

Esistono anche altri piccoli, ma nel loro insieme significativi, interventi tecnici che possono essere proposti da specialisti del settore e studiati caso per caso.

 

Nel prossimo articolo parleremo delle azioni possibili da parte di chi abita in un condominio, dovendo dividere con altri le proprie spese di riscaldamento.

Ing. Davide Gionco

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