Perché si fa sempre meno l’amore?

Da alcuni anni si osserva una diminuzione progressiva delle relazioni sessuali fra i giovani, ma anche fra gli adulti. Le spiegazioni di Thérèse Hargot, sessuologa, saggista e terapeuta di coppia.

 

I nuovi media

Il primo motivo addotto non tarda ad arrivare: la colpa degli schermi onnipresenti, disponibili 24 ore su 24, presenti persino nella camera da letto. Serie e social network hanno così invaso la vita di tutti. “In effetti – spiega la sessuologa – sono più utilizzati come una scappatoia, come un modo per non confrontarsi con l’altro o con qualche cosa nella relazione che fa soffrire.” Una fuga in avanti che, poco a poco, va a generare paura della relazione con l’altro, il timore di un fallimento. Da cui questa politica di evitarsi nelle coppie.

Ovviamente la pornografia

Questo fenomeno è amplificato dalla pornografia facilmente accessibile con due clic e gratuitamente. “Vi si ritrovano gli anziani, che hanno vissuto senza internet e che oggi possono servirsene come una valvola di scarico, un modo per liberarsi delle loro pulsioni sessuali senza cercare di risolvere una frustrazione di coppia o un malessere dell’ambiente in cui vivono”, prosegue la Hargot. Senza parlare della generazione che è cresciuta con i nuovi mezzi di comunicazione e con le immagini X, educata a consumare del sesso ed a lasciare libero corso alle proprie pulsioni, senza porsi troppe domande: “Alcuni di questi giovani, oggi adulti, hanno rimosso il tempo degli approcci, della seduzione, e privilegiato un consumo immediato, a detrimento dell’incontro emozionale. Ciò che ha portato a farne degli handicappati della relazione e dell’amore.”

 

I piaceri solitari

E, in questa corsa ai piaceri subito soddisfatti, i sex toys e l’onanismo hanno pure la loro parte di responsabilità. “Accarezzarsi non è più un tabù, acquistare in incognito degli oggetti sessuali su internet è completamente banalizzato”, sottolinea la specialista. “Non c’è più bisogno di un partner, dato che uno ci arriva da solo, al ritmo delle voglie, senza tenere conto di quelle degli altri. Allora ciascuno fa gli affari propri e, progressivamente, la sessualità ricreativa a due scompare.”

 

Le ingiunzioni della liberazione sessuale

Ciò è tanto più sorprendente da quanto è avvenuta la liberazione sessuale. “Una libertà illusoria, ovattata dall’angoscia della prestazione, il dovere di riuscire e la dittatura del piacere”, rileva Thérèze Hargot. Bisogna farlo, è grandioso, è il cemento della coppia.”
Di fronte a tutte queste ingiunzioni sociali, la realtà è spesso differente: “Fare l’amore può anche essere vissuto come di esaurimento e non di ricarica. Come qualche cosa di più, addirittura un impegno da aggiungere alla “lista delle cose da fare”, fra gli obblighi del quotidiano e le proprie attività personali.” Allora fra lo sforzarsi per seguire l’andazzo comune o rinunciare per esprimere la propria ribellione o rassegnarsi, alcuni scelgono la seconda soluzione. La sessualità non deve mai essere un dovere, ma l’espressione di una sensualità condivisa. Qualcosa di naturale ed una spontaneità a volte minata dalla contraccezione.

La pillola “uccide l’amore”

Certo, la pillola ha fortemente contribuito a liberare le donne, ma essa ha forse anche, secondo Thérèse Hargot, in parte deresponsabilizzato gli uomini, che si sono distaccati emozionalmente da esse. “La pillola non li obbliga più a mettersi all’ascolto della loro compagna, a interessarsi a quello ce vive, a controllarsi, ad attendere, a governare le proprie pulsioni, a cercare non di possedere ma di amare. Tutto ciò che insomma contribuisce al fascino naturale della seduzione e fa venire voglia di fare l’amore”, dice la sessuologa. Il ritorno dei metodi “naturali” di contraccezione, per paura delle molecole chimiche, non sembra essere una soluzione. “Programmare delle relazioni sessuali in funzione del ciclo per evitare, o al contrario, provocare una gravidanza può distruggere le emozioni e la spontaneità. Qualcosa che, a lungo termine, può essere un killer del desiderio”, conclude la Hargot.


Tratto da: https://www.femina.fr/article/pourquoi-fait-on-de-moins-en-moins-l-amour-1
Traduzione a cura di Davide Gionco

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